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MASSIMO STORICO DEL CONSUMO MONDIALE DI PESCE, ARRIVATO A TOCCARE I 17 KG TESTA. L’INCREMENTO DEI CONSUMI E’ DOVUTO PRINCIPALMENTE ALLA CONTINUA CRESCITA DELLA PESCA D’ALLEVAMENTO, CHE SUPERERÀ PRESTO LA PESCA DI CATTURA. LO DICE UNA RICERCA FAO

Non Solo Vino
Un brodetto di pesce

Il consumo di pesce a livello mondiale è al massimo storico: il contributo dei prodotti ittici alla dieta ha raggiunto in media la cifra record di 17 kg a persona. Lo rileva il rapporto Fao “Lo stato della pesca e dell’acquacoltura nel mondo”, nel sottolineare che non migliora però lo stato degli stock ittici mondiali e che l’incremento dei consumi è dovuto principalmente alla continua crescita della pesca d’allevamento che supererà presto la pesca di cattura nel consumo di pesce. Secondo il rapporto Fao, la pesca e l’acquacoltura nel complesso danno occupazione a 540 milioni di persone, vale a dire l’8% della popolazione mondiale.

Mai prima d’ora così tante persone sono state coinvolte nel settore o dipendono da esso. I prodotti ittici continuano ad essere le derrate più commerciate, e nel 2008 hanno raggiunto l’ammontare record di 102 miliardi di dollari, un incremento del 9% rispetto al 2007. Circa il 32% degli stock ittici mondiali risultano sfruttati in eccesso, esauriti o in fase di ricostituzione e, secondo il rapporto, necessitano di ricostituirsi al più presto. Per contro, il 15% degli stock monitorati dalla Fao sono stati stimati sotto-sfruttati (3%), o moderatamente sfruttati (12%) ed in grado di produrre di più del loro livello attuale.

“E’ davvero motivo di grande preoccupazione che non vi sia stato alcun miglioramento nello status degli stock”, dice l’esperto Fao Richard Grainger, uno dei curatori del rapporto. Il rapporto prende in esame anche il crescente impegno di far valere a livello legislativo controlli più rigidi mediante misure commerciali o misure contro la pesca illegale. Uno studio recente valuta il costo della pesca illegale e non dichiarata tra i 10 ed i 23,5 miliardi di dollari l’anno. Il rapporto raccomanda infine un approccio ecosistemico alla pesca, un approccio che sia integrato e che bilanci gli obiettivi delle comunità.

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