La cucina, in mille modi diversi, ha sempre avuto un posto importante nei palinsesti della tv italiana, sin dai suoi primi passi. “Viaggio nella Valle del Po”, la ricerca gastronomica di Mario Soldati, andò in onda nel 1957 sulla Rai, mentre la prima sfida ai fornelli risale agli Anni Settanta, con il format “A tavola alle 7”, che metteva di fronte cuochi non professionali come ha fatto, un paio di decenni dopo, Antonella Clerici, con “La prova del cuoco”. Qualche anno dopo, in concomitanza con il boom della tv commerciale, arrivano anche i primi grandi chef, tra cui Gualtiero Marchesi e Gianfranco Vissani, ospiti di format come “Che fai, mangi?” (correva l’anno 1983).
Un racconto ininterrotto, cui si lega naturalmente l’ultima frontiera, quella che da un lato mette in competizione gli aspiranti chef, e dall’altro consolida la dimensione mediatica di chi è già un grande chef, e da qualche anno pure star del piccolo schermo. Sono gli ingredienti, è proprio il caso di dirlo, del successo di MasterChef, il cooking show che torna stasera con la prima puntata dell’edizione n. 12, su Sky, con gli chef stellati Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli come giudici e ospiti come Iginio Massari, Jeremy Chan, Davide Scabin, Mauro Colagreco, Enrico Crippa e Giancarlo Perbellini.
Sempre più cosmopoliti e internazionali, soprattutto molti giovani e giovanissimi: ecco l’identikit degli aspiranti chef che ambiscono ad entrare nella masterclass di quest’anno di MasterChef Italia, come si legge sul sito di Sky. A valutare tutti i piatti e a decidere chi di loro merita di entrare tra i 20 concorrenti ufficiali di quest’anno, il trio formato dagli chef stellati Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli. Una giuria affiatatissima e ormai solida, confermata per il quarto anno consecutivo, pronta a giudicare le creazioni dei cuochi, ad ascoltare le loro storie, a seguirli sfida dopo sfida, fino ad eleggere il miglior chef amatoriale d’Italia, titolo che al termine della scorsa edizione è andato a Tracy Eboigbodin, cameriera di Verona originaria della Nigeria.
Si parte con i Live Cooking, la prima occasione che hanno gli aspiranti chef per far conoscere se stessi e la loro idea di cucina ai giudici. In questa prima fase, i cuochi avranno una dispensa a propria disposizione a cui poter accedere liberamente per preparare il loro piatto per poi terminare la preparazione davanti ai giudici: con 3 sì, si conquista l’accesso diretto alla Masterclass, con 2 sì conquista il grembiule grigio e l’accesso alla fase intermedia delle Sfide per testare le loro abilità in cucina. Ce ne sono tre, e al termine di ciascuna sfida chi avrà conquistato i giudici potrà accedere alla Masterclass; in caso contrario, i cuochi amatoriali dovranno accedere alla Sfida successiva oppure abbandonare definitivamente la cucina di MasterChef Italia. Una selezione serratissima in cui non potranno mai distrarsi: solo i migliori potranno indossare l’ambitissimo grembiule con il proprio nome e, quindi, l’accesso nella Masterclass.
Focus - MasterChef, il cooking show n. 12, torna stasera con la prima puntata: ecco gli ospiti 2022/2023 del programma Sky
Anche quest’anno tanti guest tra chef stellati e ospiti internazionali che sottoporranno i cuochi amatoriali alle prove più insidiose: tra gli altri, non potrà mancare tra i fornelli di MasterChef Italia il Maestro dei Maestri Pasticceri italiani, Iginio Massari, sempre attesissimo dagli appassionati del cooking show ma vero spauracchio per i concorrenti di tutte le edizioni; e ancora, tornano Jeremy Chan, due stelle Michelin a Londra col suo ristorante Ikoyi, citato come “uno dei ristoranti più eccitanti al mondo”, grazie ai suoi piatti caratterizzati da un’estetica artistica e visuale d’impatto, new entry lo scorso luglio nel ranking mondiale del World’s 50 Best Restaurants Award; lo chef Davide Scabin, due stelle Michelin e molti altri riconoscimenti nel corso della sua carriera, con la propria idea di cucina rivoluzionaria e d’avanguardia ricopre da anni un ruolo da protagonista segnando la storia della moderna cucina italiana; Mauro Colagreco, lo chef che meglio di chiunque altro incarna il ruolo di “cuoco globale del nuovo secolo”, primo argentino ad aggiudicarsi, nel 2019, tre stelle Michelin nonché a raggiungere la prima posizione nella World’s 50 Best Restaurants, recentemente nominato dall’Unesco Ambasciatore di buona volontà per la biodiversità; Enrico Crippa, tre stelle Michelin con il ristorante Piazza Duomo d’Alba (a cui si è aggiunta la Stella Verde, il riconoscimento che premia i ristoranti all’avanguardia nel campo della sostenibilità), “maestro dei vegetali” famoso per la perfezione della sua cucina, autore di piatti che sono delle vere opere d’arte; Giancarlo Perbellini, chef imprenditore con dieci locali in Italia, due stelle Michelin e tra i massimi rappresentanti della cucina d’eccellenza in Italia e nel mondo.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024