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TRA GRAND CRU E PREMIER CRU

Maxi-furto da 8.000 bottiglie in Borgogna. Il colpevole? Un addetto alla manutenzione in cantina

Una refurtiva da 650.000 euro in fine wines. “The Drinks Business”: “i vini, mai venduti o bevuti, sono stati tutti restituiti ai proprietari”
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Maxi-furto da 8.000 bottiglie in Borgogna

Dopo il caso di furto a La Tour d’Argent, il ristorante più famoso di Parigi, che ha ispirato anche la location del celeberrimo film Disney-Pixar “Ratatouille”, che avevamo raccontato su WineNews, un altro colpo è stato messo a segno in Francia e, più precisamente, a Beaune, in Borgogna. Ma, a differenza del ristorante parigino, in questo caso è già stato individuato un colpevole: si tratta di un insospettabile addetto alla manutenzione in cantina che, secondo il procuratore di Digione, Olivier Caracotch, è riuscito ad accumulare, nel corso di 15 anni, tra le 7.000 e le 8.000 bottiglie di vino con un valore al pezzo che oscilla tra i 100 ed i 1.000 euro nell’ultimo luogo in cui prestava servizio e da altri produttori in cui aveva lavorato in precedenza, definito dalla stampa francese “il più grande furto in cantina nella storia di Francia”. Oltre alle 4 bottiglie che gli sono costate l’arresto, per via dei filmati di alcune telecamere a circuito chiuso che lo hanno colto in flagrante, la polizia ha ritrovato, durante delle perquisizioni tra la casa del colpevole e la casa della madre, 3 cantine stracolme di bottiglie con circa 1.285 Grand Cru della Côte de Nuits e Vosne-Romanée Premier Cru. Ma, come riporta il magazine Uk “The Drinks Business”, l’uomo, secondo gli investigatori, “non ha mai venduto o bevuto una singola bottiglia rubata”, e questo ha permesso la restituzione di tutte le bottiglie rubate ai legittimi proprietari.
L’accusa formulata è quella di furto per 650.000 euro di vini pregiati, sporta dai suoi ultimi due datori di lavoro, Joseph Drouhin e Albert Bichot. e riferita ad un periodo che va dal 2017 a febbraio 2024. La sentenza? Dopo essere comparso davanti al tribunale di Digione, nei giorni scorsi, la condanna che gli è stata riconosciuta ammonta ad un anno di reclusione con sospensione della pena e 10.000 euro di multa. Ma per quanto riguarda la Maison Bichot, in attività dal 1831 ed in possesso di vigneti in sei tenute sparse su tutta la Borgogna (da Chablis a Beaujolais), che ha recuperato intonse tutte le bottiglie che le erano state sottratte, ha chiesto solo “un risarcimento simbolico di un euro all’imputato, che si è dichiarato colpevole”.
Un vero colpo grosso questo, se si pensa che è stato definito come uno dei maggiori furti in cantina mai avvenuti in Francia e che insieme a quello de La Tour d’Argent (durante un inventario a gennaio 2024, numerose bottiglie di vino di valore sono state dichiarate come “scomparse nel nulla”), non rappresenta certo l’unico caso di vini rubati Oltralpe, dove questa pratica sembra, piuttosto, essere abbastanza frequente. Basti pensare che, solo nel 2020, un’operazione condotta da polizia e gendarmeria francesi (e denominata Magnum), ha recuperato oltre 5 milioni di euro di vini di pregio portando all’arresto di più di 20 persone e che solo un anno dopo, nel 2021, la polizia ha dichiarato 10 persone in arresto per due furti separati che avevano colpito tenute in Borgogna, riuscendo a recuperare un numero che oscilla sulle 1.000 bottiglie di vino rubato. Insomma, è solo l’ultimo capitolo nella storia dei “Lupin del vino francese”.

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