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MAXI SEQUESTRO DI PESCE IN PUGLIA. IL MINISTRO ZAIA: “È NECESSARIO DIFFONDERE UNA MAGGIORE CULTURA DELLA LEGALITÀ”

“Sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti finora dalle attività di controllo condotte dalle Forze di polizia ed in questo caso dalla Guardia Costiera, ma non posso non dirmi anche stupito dell’irresponsabilità cieca di quanti, pure in tempi di crisi come questi, vendono cibo avariato truffando i consumatori e mettendone a rischio la salute”: così il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia ha commentato il maxi sequestro di pesce avariato, effettuato in Puglia dalla Guardia Costiera, impegnata in questi giorni in una capillare azione di controllo su tutto il territorio nazionale.

Gli uomini della Capitaneria di Porto di Bari hanno messo sotto sigilli 5 tonnellate di pesce mal conservato in un deposito di Mola di Bari.

Il pescato, privo di etichetta e pronto per essere messo sul mercato, si trovava all’interno di celle frigorifere mal funzionanti, non rispettose delle più elementari norme igienico sanitarie, come hanno potuto accertare i medici del servizio veterinario.

“Con la stagione della tolleranza zero - ha concluso Zaia - non vogliamo soltanto tutelare il diritto alla salute dei cittadini e il lavoro dei produttori onesti, ma anche contribuire a diffondere un maggiore rispetto e una migliore cultura della legalità, tanto più essenziale in un settore come quello dell’agroalimentare, che riguarda da vicino ognuno di noi”.

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