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Meglio un party in piedi o una cena deplacé? Dipende dal vostro tavolo da pranzo. E il vino? Non deve necessariamente essere un’etichetta costosa, ma di qualità. Ecco il “Manuale di sopravvivenza per le feste natalizie” firmato da Roberta Schira

Non Solo Vino
La firma gourmet del Corriere della Sera ed autrice televisiva Roberta Schira

Regola numero uno: non invitate più amici di quello che vi permette il vostro tavolo da pranzo. E ancora, se tenete dei party, piccole cene o semplici brindisi a casa vostra, oppure avete l'ordine di organizzarli, tenete a mente il primo comandamento: non risparmiate sul vino. Meglio una portata in meno che una bottiglia imbarazzante da 1,50 euro. Non deve necessariamente essere un’etichetta costosa, ma di qualità: e quando la servite, mi raccomando siate in grado di spiegare almeno la zona di provenienza, il produttore e il vitigno. I vostri ospiti ve ne saranno grati. A Natale manca più di un mese, ma nelle vetrine dei negozi spuntano i primi addobbi, così come nelle vie delle città, e allora, per prepararsi alle prossime settimane, fitte di brindisi, cene e pranzi, tra amici, colleghi e parenti, ecco i consigli del “Manuale di sopravvivenza per le feste natalizie”, scritto dalla firma gourmet del Corriere della Sera ed autrice televisiva Roberta Schira, che ha preso spunto dal suo libro cult “Il nuovo bon ton a tavola e l’arte di conoscere gli altri” per una rivisitazione del Galateo in chiave moderna, natalizia e, soprattutto, leggera.

Centrale, come detto, il ruolo del vino, che crea convivialità, ma solo se è buono, mentre il primo argomento riguarda l’eterno dubbio tra party in piedi o cena placé: se la casa è piccola ci sono due soluzioni possibili, un allegro party in piedi o più semplicemente suddividere gli ospiti in più serate. Se optate per un party in piedi, non dimenticate un dettaglio fondamentale, i piani d'appoggio. Non c'è nulla di peggio di questa scena: un favoloso single che vi viene presentato all'improvviso dalla padrona di casa e voi, trangugiando un salatino, avete la destra impegnata da un bicchiere di plastica (sigh!) mentre con la sinistra tenete un piattino ricolmo di olive ascolane gelate. Se non volete che le amiche vi odino a morte, predisponete più tavoli di appoggio.

Quindi il menu, meglio se scritto a mano: Se organizzate una cena a casa vostra, pensate che i vostri ospiti vi saranno grati se scriverete il menu di tutte le pietanze che decidete di servire. Ogni invitato si saprà regolare se mangiar troppo, di più o di meno, in base al numero dei piatti previsti. Inoltre, il menu ben scritto a mano su un cartoncino con tanto di data rimarrà un bel ricordo della serata. E ancora, i consigli sui regali da fare, da accompagnare tassativamente con un biglietto, senza escludere il riciclo, a patto che sia “intelligente”. Per quanto riguarda gli auguri, ammessi quelli 2.0, via sms, sui social o via mail, ma che siano personalizzati e brillanti, non importa se ad amici o a parenti.

Info: www.robertaschira.it

Focus - Divieti assoluti quando si è seduti, sia per lei che per lui

Quando s’invita qualcuno bisogna sempre informarsi di eventuali allergie e intolleranze e pensare a un piatto alternativo per questi ospiti speciali, ovviamente senza far pesare questa differenza di trattamento. L'ospite più importante, di norma, siede alla destra del padrone di casa.

È severamente vietato:

- non dire buon appetito

- iniziare a mangiare prima che tutti abbiano il piatto davanti

- chinarsi sul piatto

- bere senza essersi prima puliti le labbra

- tenere il cellulare acceso e parlare al telefono o messaggiare

- mettersi il tovagliolo nel collo della camicia

- alzarsi e andare a fumare senza chiedere il permesso

- non versare ai vicini il vino e neppure l’acqua

- cerca di soffocare “ruttini” a cascata

- fare la scarpetta

- fare le “palline” con la mollica di pane

- soffiarsi il naso o starnutire nel tovagliolo

- rubare il cibo dal piatto del vicino, anche se si tratta del proprio compagno/a

Dedicato in particolare alle donne:

- dichiararsi a dieta
- parlare gesticolando e impugnando una posata
- truccarsi sbirciandosi nel sottopiatto di argento
- ridere sguaiatamente
- cincischiare nel piatto con la forchetta fingendo di mangiare

Focus - Appunti di conversazione. Cosa dire e cosa evitare

Attenzione anche alla conversazione: con molti inviti natalizi, urge un ripassino. Diffidate di chi infierisce sui non presenti perché di certo lo farà anche con voi, in vostra assenza. In questo caso cambiate argomento. Non si parla di qualsiasi tematica possa mettere a disagio gli altri commensali o presenti, quindi di malattie, di sesso, di denaro, di questioni legate alla vita privata di amici e conoscenti, dei problemi intestinali dei vostri figli. Ma anche di politica e di sport, se capite che la cosa può sfociare in una discussione.

A tutto questo si aggiungono le regole base:

- non parlare e ridere con la bocca piena

- non interrompere qualcuno mentre sta parlando

- non raccontare barzellette, e per di più sporche

- non chiacchierare in continuazione invece di mangiare

- non ascoltare l’interlocutore

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