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MENO PESSIMISMO FA RIPARTIRE I CONSUMI SULLA TAVOLA DEGLI ITALIANI: +0,4% NEI PRIMI 9 MESI DELL’ANNO, SECONDO L’ISTAT

Con il calo del pessimismo crescono anche i consumi a tavola delle famiglie italiane, che fanno segnare un timido aumento dello 0,4% in quantità nei primi nove mesi dell’anno: lo afferma la Coldiretti, in riferimento ai dati Istat sul livello di soddisfazione economica delle famiglie italiane nel 2009. Si tratta di un segnale importante per la ripresa economica generale, poiché quasi un euro su quattro si spende per la tavola con gli acquisti di alimentari e bevande, che ammontano complessivamente a 215 miliardi di euro all’anno, dei quali 144 a casa e 71 per mangiare fuori.

Secondo le rilevazioni Ismea Ac Nielsen i prodotti che fanno registrare una maggiore crescita quantitativa nei consumi sono la frutta (+ 2,9%), gli ortaggi (+1,4%) e anche il latte e derivati (+0,8%). A frenare il debole segnale di ripresa sono le pesanti distorsioni che permangono nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola, come dimostra il fatto che i prezzi degli alimentari continuano ad aumentare nonostante nelle campagne i prodotti agricoli si trovino in piena deflazione, con un calo del 13% a settembre, secondo Ismea.

I consumatori italiani non hanno potuto beneficiare della forte riduzione dei prezzi agricoli che rischia invece di provocare l’abbandono delle campagne, con il crollo delle quotazioni alla produzione che nell’ultimo anno sono calate del 26% per i cereali, del 22% per la frutta, del 18% per il vino, del 13% per gli ortaggi e del 12% per la carne suina. Pochi centesimi pagati agli agricoltori nei campi diventano euro al consumo con il risultato di un aumento della forbice nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale i prezzi degli alimenti moltiplicano oggi in media cinque volte.

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