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MERCATI CONTADINI, DEGUSTAZIONI, INCONTRI CON I PRODUTTORI, DAL NORD AL SUD ECCO SLOW FOOD DAY (26 MAGGIO) IN 300 PIAZZE, STRADE E GIARDINI D’ITALIA, PER UNA DIETA AMICA DEL CLIMA: DALL’EAT-IN DI CHIETI ALLO “SPACCIO” DELLA PASTA A NAPOLI

Mercati contadini, degustazioni, conferenze, incontri con i produttori, dal Nord al Sud del Belpaese ecco Slow Food Day, di scena il 26 maggio in 300 piazze, strade, mercati e giardini d’Italia, nel segno di cibo e clima: dall’Eat-in di Chieti, che permetterà di scoprire sapori locali e chiacchierare attorno a una grande tavolata, a Padova, dove sarà il caffè, bevanda del mondo per eccellenza, a far da protagonista, da Napoli, che sarà il regno della pasta, che verrà “spacciata” in Piazza Dante, fino a Soverato, dove accanto a un gustoso aperitivo, si discuterà dei problemi della nostra agricoltura e si scoprirà il mondo delle Comunità del cibo di Terra Madre (info: www.slowfood.it).
Mangiare meglio per il bene del nostro e del pianeta è questa la filosofia Slow Food che sta alla base di questa giornata, dedicata, appunto, al rapporto tra il cibo che consumiamo quotidianamente e i cambiamenti climatici. Oggi il sistema agroalimentare dominante, spiega Slow Food, è tra le prime cause di inquinamento ambientale: si calcola che in Europa l’intero ciclo produzione-trasformazione-distribuzione-consumo-smaltimento dei rifiuti sia responsabile di un terzo delle emissioni di gas serra. Con le nostre scelte, per esempio prediligendo cibo locale e di stagione, possiamo incidere molto sul futuro del pianeta. Consideriamo, infatti, continua Slow Food, che un nostro pasto percorre in media 1900 km prima di arrivare sulle nostre tavole, che sono necessari 15.500 litri d’acqua per produrre un chilo di carne bovina o che il 75% dell’alimentazione mondiale dipende da 12 specie vegetali e 5 animali.
“Durante lo Slow Food Day racconteremo le nostre proposte e distribuiremo gratuitamente “Fulmini e polpette”, una piccola guida alle buone pratiche per seguire una dieta amica del clima, gustosa ed economicamente interessante - spiega Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia - abbiamo scelto il tema cibo e clima anche perché, a pochi giorni dalla Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile che si terrà a Rio de Janeiro dal 20 al 22 giugno, ci pare importante contribuire alla sensibilizzazione dei cittadini su un problema tanto urgente. Il cibo è al centro delle azioni da intraprendere per un futuro migliore - sottolinea Burdese - accanto alla tutela della biodiversità, al mantenimento degli ecosistemi e alla lotta ai cambiamenti climatici, le discussioni di Rio verteranno sullo sviluppo agricolo sostenibile, sul ciclo acqua-cibo-energia e sulla sicurezza alimentare, temi su cui Slow Food è impegnata da sempre, con campagne internazionali e numerosi progetti educativi. La filosofia di Slow Food e di Terra Madre, affermata a livello internazionale - conclude il presidente di Slow Food Italia - rappresenta uno degli elementi portanti di un’economia che lega lo sviluppo delle realtà produttive locali alla partecipazione attiva dei co-produttori, contribuendo così alla costruzione di un futuro sostenibile”.

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