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DISTRIBUZIONE E COMMERCIO

Mercato all’ingrosso forza trainante per cambiare l’agroalimentare. A dirlo Qu Dongyo, direttore Fao

Il futuro del cibo nella Conferenza Mondiale n. 37 by Wuwm (World Union of Wholesale Markets), nei giorni scorsi, a Firenze
CIBO, FAO, INGROSSO, MERCATO ALIMENTARE, Non Solo Vino
I mercati alimentari all’ingrosso, snodo fondamentale della filiera

“Dentro il mercato all’ingrosso si svolge l’azione più importante della filiera alimentare. È la forza trainante per cambiare il settore agroalimentare: i mercati sono la pietra miliare del settore, anche per consentire alle popolazioni locali e lontane un’alimentazione sana e nutriente”: le parole sono di Qu Dongyu, dg nella Conferenza Mondiale n. 37 by Wuwm, l’Unione Mondiale dei Mercati all’Ingrosso - associazione no profit che mira a promuovere lo scambio internazionale di informazione sui mercati all’ingrosso - organizzata da Mercafir, in collaborazione con Italmercati a Firenze, nei giorni scorsi, che ha visto la partecipazione di 40 esperti mondiali sul tema del “futuro del cibo nel mondo post Covid-19”.
“Il Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza italiano ha riservato una parte speciale ai mercati all’ingrosso nel quadro più ampio dei progetti rivolti alla logistica - ha scritto il Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli - è il riconoscimento del loro prezioso ruolo, non solo nella distribuzione di prodotti freschi, ma anche come hub di collegamento tra centri urbani e mercati esteri, tra produttori, trasformatori e consumatori. Occorre procedere nella riorganizzazione della logistica e nella digitalizzazione delle aree rurali. Sostenibilità e innovazione sono i principi che attraversano e uniscono tutte le attuali politiche strategiche dell’Unione Europea. Transizione digitale ed ecologica, ricerca e innovazione, modernizzazione delle politiche tradizionali, sono i fondamenti del Next Generation Eu. L’Italia è in prima linea per raggiungerli. La sfida che ci attende, ora, è volta a trasformare le voci di spesa in investimenti reali per costruire l’agricoltura del futuro”.
“Stiamo lavorando a un progetto che vede la Mercafir come un polo sempre più centrale nella dinamica fiorentina e toscana di mercato all’ingrosso ma anche un polo tecnologico e logistico che possa essere di servizio per le imprese e per le famiglie - ha detto il Sindaco di Firenze, Dario Nardella - questo grazie anche della disponibilità dell’area sud che non sarà più destinata allo stadio. Del tema dell’educazione alimentare ne parleremo al G20 dell’Agricoltura a Firenze, a settembre. Il Comune di Firenze gestisce il più grande ristorante della città: 25.000 pasti al giorno nelle nostre mense scolastiche. L’educazione alimentare, l’ambiente e la salute sono le grandi sfide delle nostre città, che riguardano il futuro delle città. Dobbiamo lavorare insieme su questi temi”.
“Noi abbiamo una struttura pensata negli anni 70 e realizzata negli anni Ottanta che ha bisogno di essere riqualificata per dare un’impronta più all’avanguardia e garantire prodotti di alta qualità, tracciabilità e trasparenza”, ha detto Giacomo Lucibello, presidente della Mercafir, mentre per Fabio Massimo Pallottini, n. 1 di Italmercati, “la pandemia ci ha insegnato che il cibo fresco è una delle grandi criticità del mondo, anche nei paesi ricchi è un aspetto importantissimo. Nelle nostre città il ruolo dei mercati, che sono il motore della distribuzione, sta crescendo. Le persone hanno consumato, anzi c’è stata per certi aspetti una riscoperta nel piacere di stare a casa mangiando e preparando qualcosa. Alla fine, il saldo non è stato così negativo: per alcune aziende è stato drammatico, altre hanno tenuto. L’esperienza ci ha insegnato che bisogna attrezzarsi meglio per essere pronti a subire questi shock che potrebbero anche riproporsi”. “Noi rappresentiamo circa 10 miliardi di fatturato nella distribuzione, nel commercio del prodotto fresco - aggiunge Pallottini - più della metà dell’ortofrutta e più di un terzo dei prodotti ittici passano dai mercati. Abbiamo un ruolo fondamentale in certe filiere e dobbiamo esercitare sempre meglio il ruolo, siamo il motore di questo sviluppo”.

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