Nonostante la riduzione generale dei consumi e la tendenza degli italiani a scegliere prodotti sempre più economici, si ampliano le vendite dei prodotti Conapi, il consorzio apicoltori e agricoltori biologici italiani (tra apicoltori, agricoltori biologici e produttori equosolidali conta attualmente 213 soci, sia singoli che cooperative, per una base sociale complessiva di 1.300 produttori italiani e 6.000 latinoamericani). Con un ricavato da attività caratteristiche di 8,57 milioni di euro (il 69,5% del quale proveniente dalla commercializzazione di miele - 16.238 quintali - e altri prodotti dell’alveare, il 23,5% da riso e cereali biologici, caffè, zucchero di canna e cacao equosolidali conferiti dai soci, il 7% da lavorazioni effettuate per conto di terzi) il Conapi, consorzio di coltivatori di biodiversita, ha segnato un +14,7 per cento sul 2004.
“Unici produttori in Italia a non pastorizzare il miele - si legge in una nota stampa - gli apicoltori di Conapi hanno quindi motivi di soddisfazione, così come i soci produttori italiani di riso, farro e quelli latinoamericani di canna da zucchero, cacao e caffè e miele”.
“I nostri marchi Mielizia e Alce Nero, che si caratterizzano per l’alta qualità e i prezzi concorrenziali nel settore biologico, convenzionale ed equosolidale, hanno tenuto molto bene - spiegano il presidente Lucio Cavazzoni - soprattutto se si tiene conto che il mercato del miele nell’ultimo anno è stato caratterizzato da una fortissima concorrenza, soprattutto cinese, turca e dei paesi dell’Europa dell’Est”.
Fra le sfide future del Conapi, un maggior presidio dei mercati asiatici con la creazione di una apposita società ed un piano di lancio forte per la pappa reale italiana; continua, inoltre, l’impegno per la qualità e la certificazione, a cui si aggiunge quello per la tracciabilità e per un rafforzamento dell’attività di analisi, anche attraverso la creazione di un nuovo laboratorio esterno.
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