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METTI INSIEME IL SOCIALE, CHEF AI FORNELLI E IL BUONO PULITO E GIUSTO ED ECCO SERVITA LA CENA DI SOLIDARIETÀ BY SLOW FOOD PREPARATA DAI CUOCHI DEI LOCALI DANNEGGIATI DAL SISMA DELL’EMILIA. APPUNTAMENTO IL 31 MAGGIO, A CASUMARO DI CENTO (FERRARA)

Metti insieme il sociale, chef ai fornelli e il buono pulito e giusto ed ecco servita la cena di solidarietà by Slow Food per 400 persone preparata dai cuochi dei locali danneggiati dal sisma che colpì l’Emilia nel maggio 2012. Appuntamento il 31 maggio a Casumaro di Cento (Ferrara) per una serata nel segno della fratellanza che vuole aiutare la gente a ripartire e i cui proventi serviranno a creare un laboratorio didattico dedicato al cibo nella Scuola Media di Finale Emilia (Modena) destinato principalmente ai ragazzi disabili. Il menu? Fatto di classici della zona, dalle lasagne verdi alle polpette in umido, dalle lumache al tortino di verdure con aceto balsamico.
“É fondamentale ripartire proprio dalle scuole - spiega il presidente di Slow Food Carlo Petrini - per costruire un futuro migliore per questi ragazzi”. Sostegno anche da Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario per la ricostruzione, secondo cui, “la vocazione della nostra terra è proprio questa: un’agricoltura di qualità, il buon cibo, la natura e l’ambiente come regole di vita. Tutte cose che sono l’identità preziosa di una regione che vuole ripartire meglio di prima”.
Ai fornelli ci saranno gli chef dei ristoranti e delle osterie danneggiate dal terremoto. I 400 commensali potranno così assaggiare la “torta degli ebrei” con mortadella classica, (preparata da Giovanna Guidetti dell’Osteria La Fefa di Finale Emilia) e le lasagne verdi al forno alla Bolognese (di Gabriele Ferri, dell’Antica Osteria Da Cencio di Cento). Si continua con le lumache in umido alla Casumarese (di Cesare Paganelli dell’Osteria della Lumaca di Casumaro), accompagnate dalle polpette di carne in umido di piselli (cucinate da Antonio e Elvira Previdi dell’Osteria Entrà di Massa Finalese), a dal tortino di ricotta e verdure all’aceto balsamico tradizionale (di Antonella Lorenzoni dell’Osteria Scciancalegn di Ponterodoni) e l’insalata di erbe selvatiche dell’orto (di Giovanni Cuocci dell’Osteria Lanterna di Diogene di Solara). Si concluderà in dolcezza con la zuppa inglese (di Alessio Malaguti e Adriana Biondi della Trattoria La Rosa di Sant’Agostino) e la crostata di brusche di Modena (di Giovanna Guidetti).
Info: www.slowfood.it

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