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“Mi auguro che in futuro ci sia sempre di più la coscienza che cultura del cibo e attenzione all’ambiente sono paradigmi di una nuova economia. La vecchia economia, come dice Papa Francesco, uccide”. A WineNews, il fondatore Slow Food, Carlo Petrini

Non Solo Vino
Il fondatore Slow Food Carlo Petrini

Nell’anno del Giubileo della Misericordia, Papa Francesco, Pontefice “ecologista” come mai altri, ha indicato una nuova “opera di misericordia”: “la cura del Creato”, la nostra “casa comune”, perché di fronte ad una “Terra che grida” non possiamo “essere indifferenti alla perdita di biodiversità”. Sembrava di sentir parlare Carlo Petrini. “No, no - sorride a WineNews il fondatore e presidente internazionale di Slow Food - è la riconferma dello straordinario documento, diventato uno dei più importanti per la nuova ecologia, che è la sua enciclica “Laudato Si’” (commentata per “Famiglia Cristiana”, dallo stesso Petrini, e alla quale a “Terra Madre Salone del Gusto” a Torino è dedicata la mostra “Il grido della Terra”). Questa sensibilità, espressa nel mondo cattolico da figure che hanno difeso la nostra Terra Madre come San Francesco, oggi trova in questo Pontefice stimolo ed educazione”. Anche Slow Food è da sempre impegnata nella cura della Terra: “il concetto stesso che noi abbiamo di qualità del cibo che deve essere buono, pulito e giusto, concilia la bontà di una verdura o di un vino con una loro produzione rispettosa della natura. Giusto perché ha l’ambizione di trattare in maniera equa i contadini e chi lavora per il cibo quotidiano”. Le parole del Papa sembrano far da preludio proprio al “nuovo” “Terra Madre Salone del Gusto” (Torino, 22-26 settembre; www.salonedelgusto.com), il cui titolo è proprio “Voler bene alla Terra” ricorda Petrini.
“Per la prima volta non sarà in un contesto fieristico, nel Lingotto chiuso con biglietto di ingresso, ma aperto su tutta Torino - spiega Petrini a WineNews - sarà una grande scommessa per vivere la città attraverso le Comunità di Terra Madre, mettendole a contatto con la popolazione. Anche se ci saranno moltissimi personaggi di impatto mediatico, vorrei porre l’accento sugli oltre 5.000 delegati in arrivo da 160 Paesi del mondo, al centro di “conferenze collettive” per capire la diversità del Pianeta”.
Tra gli eventi che lo vedranno in prima persona, ci sono la presentazione della nuova campagna internazionale di Slow Food “eartHeart: difendi il futuro” alla Scuola Holden (24 settembre) e l’incontro “La Dieta Mediterranea: strumento politico per un nuovo modello di sviluppo socio-economico” (26 settembre) con l’Unesco e la Fao, di cui è Ambasciatore speciale in Europa per Fame Zero.
“La politica, la società e la cultura non possono essere dominate da una mentalità del breve termine e dalla ricerca di un immediato ritorno finanziario o elettorale. Devono invece essere urgentemente ri-orientate verso il bene comune, che comprende la sostenibilità e la cura del creato”, è l’appello lanciato da Papa Francesco, plaudendo l’adozione degli Obbiettivi di sviluppo sostenibile e l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici da parte dei Governi del mondo (storica, nei giorni scorsi, la ratifica congiunta dell’accordo da parte di Usa e Cina, al G20 di Hangzhou). Ma ora, ha esortato, hanno “il dovere di rispettarli”, mentre “le imprese devono fare responsabilmente la loro parte, e i cittadini esigere che questo avvenga, anzi che si miri a obiettivi sempre più ambiziosi”.
“Mi auguro - conclude Petrini - che nel futuro ci sia sempre di più la coscienza che la cultura del cibo e l’attenzione a queste tematiche possano diventare paradigma per una nuova economia. Che non sia un’economia che depreda le risorse del Pianeta e che mortifica le persone umili, ma sia un’economia solidale in grado di rafforzare anche elementi di solidarietà ed attenzione per gli ecosistemi. Pensare che questo fa parte solo di un atteggiamento virtuoso e non di un’economia sana è un errore. La vecchia economia, come dice Papa Francesco, è un’economia che uccide”.

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