Decisamente superiore alla media, e di grande eccellenza qualitativa: non hanno dubbi gli apicoltori italiani che parlano di quantità superiore alla media, sui 110.000/120.000 quintali. I mieli che hanno dato le migliori perfomance? In primis, il miele di acacia, in assoluto il più amato e ricercato in Italia: bene in Piemonte, in Emilia Romagna e in Toscana; per il prodotto di agrumi, invece, raccolto mediocre in Sicilia, ma ampiamente compensato dalle ottime rese registrate in Puglia, Calabria, Campania e Basilicata; soddisfacente la produzione di miele di cardo in Sardegna; per il castagno, la “bottinatura” è ancora in atto; peggio è andata, invece, almeno nella prima parte dell’anno, al miele millefiori, la cui raccolta primaverile è stata compromessa dagli eccessi climatici dell’inverno passato. Ma a parlare quest’anno sarà soprattutto la qualità: se la stagione non farà brutti scherzi sarà vera eccellenza: “anche se per un quadro più completo dovremo aspettare settembre e la fine della fase di bottinatura” spiega Francesco Panella, presidente dell’Unione Nazionale degli Apicoltori Italiani. Le analisi definitive saranno realizzate nell’appuntamento più importante del settore in Italia, dal 10 al 12 settembre, la “Settimana del Miele di Montalcino”, organizzata dagli apicoltori di Siena, Grosseto e Arezzo.
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