Food For Soul, il progetto sociale e solidale nato con il Refettorio Ambrosiano ai tempi dell’Expo di Milano, da un’idea di chef Massimo Bottura (che con la sua Osteria Francescana di Modena, tre stelle Michelin, ha raggiunto per due volte il vertice della mitica “50 Best Restaurants”) e della moglie Lara Gilmore, per dare un pasto a chi non ce l’ha abbattendo gli sprechi alimentari, in questi anni, dopo la città meneghina è sbarcato anche Parigi, Londra (Refettorio Felix), Rio de Janeiro (Refettorio Gastromotiva), Napoli, Bologna, Modena e presto a New York. Incassando, com’è giusto che sia, consensi ed appoggi trasversali, ultimo quello di Mini, la casa automobilistica del gruppo Bmw che, proprio dal Refettorio di Milano, gestito dalla Caritas Ambrosiana, ha annunciato il suo sostegno a Food for Soul, dando così un segnale tangibile nella direzione delle cosiddette strategie di Corporate and Social Responsibility, dimostrando come un’azienda debba impegnarsi nel sociale favorendo iniziative che superino i confini del proprio ambito di appartenenza. Adesso, nel mirino, come rivelato dallo stesso Bottura, ci sono nuove aperture, a Chicago, San Francisco e Città del Messico, con un sogno, un refettorio a Betlemme.
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