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TRA DAZI E TERRITORI

Ministro Centinaio: “no ai dazi, agli Assessori Regionali assicuro sinergie con i territori”

Il Ministro delle Politiche Agricole punta su controlli e reciprocità tra Paesi per proteggere le eccellenze del made in Italy agroalimentare
CENTINAIO, DAZI, Non Solo Vino
Centinaio, tra dazi e Regioni

L’Italia non ha la forza commerciale per imporre dazi ad altri Paesi, tanto meno per proteggere le eccellenze del made in Italy agroalimentare. È un concetto che aveva espresso ieri, in termini leggermente diversi, il Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio a WineNews, su cui è tornato oggi rispondendo più o meno direttamente ai due vice premier del Governo, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che, secondo Centinaio, “fanno un ragionamento giusto dal punto di vista politico perché non vogliono far entrare schifezze in Italia. Sbagliano dal punto di vista tecnico. Quando ci sarà occasione, magari al prossimo Consiglio dei Ministri di lunedì, se mi verrà chiesto, spiegherò loro cosa è meglio fare per proteggere i nostri prodotti. Almeno per quanto riguarda il mio Ministero. Dazi chiamano dazi - spiega Centinaio - e noi dobbiamo evitare che vengano messi a nostro danno. Il metodo migliore è quello della reciprocità tra Paesi: controlli severi e garanzie sanitarie su quello che arriva nei nostri porti. Facciamo l’esempio del riso che arriva dalla Cambogia e dalla Birmania, riso coltivato con prodotti fitosanitari come diserbanti e antiparassitari che in Italia non vengono usati da 30 anni e sono considerati cancerogeni. Ecco, se cominciamo a bloccare 20-30 navi, questi Paesi non ci mandano più il loro riso. Se invece - continua - applichi il dazio su un prodotto, il Paese che lo produce e lo esporta farà la stessa cosa contro di noi per ritorsione. È quello che sta accadendo tra Europa e Stati Uniti, tra Stati Uniti e Cina. Gli Stati Uniti - mette in guardia il Ministro - vogliono mettere dazi sull’olio spagnolo. Se dovessero fare la stessa cosa con l’olio, il vino e la pasta italiana avremo aziende che chiudono. E questo dobbiamo assolutamente evitarlo”.
Sul fronte interno, invece, al centro dell’incontro con gli Assessori regionali all’Agricoltura la riforma della Pac e il taglio dei fondi europei destinati all’agricoltura, la riforma di Agea, l’etichettatura e la tracciabilità dei prodotti made in Italy, ma anche l’impegno del Ministro Centinaio ad “avviare a breve con il nostro programma di lavoro un tour di visite quindicinali in ogni Regione per capire i problemi dei singoli territori e trovare insieme le soluzioni”. Gli fa eco il Sottosegretario Alessandra Pesce: “il nostro obiettivo è quello di condividere esperienze e conoscenze per iniziare un percorso che veda le Regioni al centro delle scelte di politica agricola dei prossimi anni”, mentre per l’altro Sottosegretario, Franco Manzato, “attraverso questa centralità delle amministrazioni potremo costruire un’azione di governo adatta a ciascun territorio e in grado di valorizzare il nostro patrimonio agroalimentare”.

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TAG: CENTINAIO, DAZI

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