02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
KERMESSE

“Modena Champagne Experience”, dove le maison incontrano il loro quinto mercato

A ModenaFiere, il 16 e 17 ottobre, 141 aziende di Champagne “ospiti” di Società Excellence. Nel 2021 in Italia vendute 9,5 milioni di bottiglie

Nel mondo del vino è consuetudine, supportata invero dai numeri, considerare i grandi Paesi produttori, e quindi Italia, Francia e Spagna, come i peggiori mercati su cui puntare. Più che di autarchia, sarebbe il caso di parlare di autosufficienza. Una condizione, però, che non può soddisfare appieno la curiosità e la sete - figurata e reale - dei wine lover più scafati e curiosi. Specie se si parla di sparkling, categoria in cui il vertice qualitativo ha un “padrone” indiscusso: lo Champagne. Che, nel Belpaese, conta milioni di aficionados, tanto che l’Italia, una volta mercato marginale, è oggi la quinta destinazione delle bollicine francesi, con 9,2 milioni di bottiglie che hanno attraversato le Alpi nel 2021, per un giro d’affari che vale 200 milioni di euro (dati 2021 Comité Champagne).

Non propriamente bruscolini, come sanno bene i 19 importatori e distributori riuniti in Società Excellence, per cui passa larga parte dello Champagne destinato al mercato italiano, che torna a svelarsi nella “Modena Champagne Experience”, edizione n. 5 della più grande manifestazione italiana dedicata esclusivamente allo Champagne, di scena a ModenaFiere il 16 e 17 ottobre, con più di 800 etichette in degustazione di 141 Maison prestigiose, tra cui Pol Roger, Bollinger, Thiénot, Paul Bara, Bruno Paillard, Henri Giraud, Ayala, Marguet, Jacquesson, de Venoge, Pannier, Encry, Louis Roederer, De Sousa, Larmandier-Bernier, Palmer & Co, Paul Clouet, Charles Heidsieck e Leclerc Briant, solo per citarne alcune. I produttori, saranno divisi per zone di produzione, tra Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Côte des Blancs e Aube, mentre le maison classiche avranno uno spazio dedicato interamente a loro.

“Siamo davvero entusiasti del riscontro che abbiamo ricevuto dalla regione Champagne”, commenta Lorenzo Righi, direttore Società Excellence ed ideatore e organizzatoreModena Champagne Experience”. “Sono 20 le nuove aziende aderenti, con più di 800 vini in degustazione. Le abbiamo selezionate tramite un preciso criterio: la manifestazione, organizzata da professionisti che operano a livello nazionale, consente di dare visibilità a maison che hanno una struttura commerciale ben organizzata sul territorio italiano. Gli operatori in visita a Modena si aspettano di trovare etichette che possono proporre alla loro clientela nei rispettivi locali, dall’Alto Adige alla Sicilia”.

Nei due giorni della “Modena Champagne Experience” ci sarà spazio anche per l’approfondimento e per soddisfare la curiosità, con una serie di Master Class e tavole rotonde, tra cui spicca “La Transmission - Femmes en Champagne”, il 17 ottobre, dedicato allo Champagne, ma con una prospettiva differente. “La Transmission - Femmes en Champagne” è un’associazione che rappresenta l’ecosistema della Champagne mettendo l’accento sull’impegno femminile, come racconteranno alcune delle nove protagoniste dell’associazione: Alice Paillard, Mélanie Tarlant, Anne Malassagne, Chantal Gonet, Vitalie Taittinger e Charline Drappier. “L’obiettivo di queste imprenditrici è quello trasmettere l’incredibile tesoro di conoscenze, storie e tradizioni, presenti in Champagne”, spiega Luca Cuzziol, presidente Società Excellence. “Rappresentano una voce diversa, consapevole e innovativa. Si sono unite, nonostante siano tutti i giorni concorrenti sul mercato, per rendere ancora più forte il loro territorio e il loro lavoro”. Sempre il 17 ottobre, un’altra tavola rotonda, organizzata dal Consorzio Tutela Lambrusco, “Lambrusco e Champagne: sfide e prospettive per le bollicine nel mondo”, farà il punto sui temi più attuali del settore enoico, nell’incontro tra enologi e produttori di Italia e Francia, dal presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella a Sandro Cavicchioli (winemaker di Cantina Cavicchioli - Giv), da Alice Paillard (Bruno Paillard) a Jean-Hervé Chiquet (Jacquesson) e Vincent Legras (Pierre Legras). Da segnalare, ancora il 17 ottobre, la Masterclass dedicata allo “Champagne Pol Roger - Grandi formati, sfumature diverse: dal classico 750ml al Jéroboam”, organizzata da Compagnia del Vino e Pol Roger (qui il programma completo delle master class).


Focus - Il ritratto della Società Excellence

La Società Excellence rappresenta l’anello di congiunzione fondamentale tra i produttori e la ristorazione: fondata nel 2012, oggi riunisce 21 tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini d’eccellenza - da Sagna a Gruppo Meregalli, da Cuzziol Grandivini a Pellegrini, da Balan a Sarzi Amadè, da Vino & Design a Teatro del Vino, da Proposta Vini a Bolis, da Les Caves de Pyrene a Premium Wine Selection, da Ghilardi Selezioni a Visconti 43, da Première ad Agb Selezione, da Philarmonica a Spirits & Colori, da ViteVini a Apoteca a Terroirs Ceretto - con lo scopo di diffondere la cultura del concetto di organizzazione della distribuzione e del commercio di vini e distillati di prestigio, lavorando su tre direttrici: l’organizzazione di eventi, la partecipazione a fiere e manifestazioni, l’attività di promozione commerciale e culturale sui prodotti commercializzati dai soci; l’organizzazione di corsi di formazione; lo sviluppo di iniziative sociali, culturali e ricreative, aperte al pubblico dei consumatori, con il coinvolgimento di attori istituzionali o enti interessati.
Insieme, i soci della Società Excellence, nel 2021, hanno sviluppato un giro d’affari di oltre 260 milioni di euro, grazie al lavoro di più di 1.800 agenti dislocati su tutto il territorio nazionale, ai quali si aggiunge il prezioso supporto di 280 collaboratori. Sono, inoltre, più di 2.100 le aziende rappresentate e/o distribuite dalle società aderenti a Società Excellence (di cui 2/3 estere e 1/3 italiane).
Uno zoccolo duro della distribuzione del vino italiano, che ha accompagnato i cambiamenti, anche profondi, del mercato enoico tricolore. Specie in termini di tipologie, con il boom delle bollicine che rappresentano oggi il 25% dei consumi di vino, e che hanno “rubato” quote, in valore, ai bianchi fermi (scesi dal 38% del 2011 al 36% del 2021) e, soprattutto, ai rossi (passati dal 38% al 32%), mentre i rosati sono stabili (con il 7%).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli