Robert Parker Wine Advocate Symposium, Roma (175x100)
Consorzio Collio 2024 (175x100)

MONDIALI DI CALCIO - CNR: MANGIARE ALLA TV PRODUCE EFFETTO CALMANTE, MA AUMENTA RISCHIO OBESITA' DEL 14% 30% SE IN CAMERA DA LETTO

Ben venga il tifo indiavolato, ma niente frittatone di cipolle e tanto meno birra ghiacciata. Sono passati 30 anni da quando Fantozzi, in posizione di battaglia davanti al televisore, in 'mutande e vestaglione di flanella', mangiava i suoi piatti preferiti. Il sogno di molti italiani, troppi, bocciati senza appello dai nutrizionisti di oggi. "Non posso assolutamente condividere l'idea che si mangi davanti alla Tv dice Piergiorgio Pietta, ricercatore del Cnr, perché televisore acceso e corretta alimentazione fanno davvero a pugni".
Nessuno strappo alimentare è dunque concesso ai tele-tifosi, che per stare in linea dovranno attenersi a poche ma ferree regole. Secondo Pietta infatti il segreto è uno: tenere ben separati i tempi delle partite di calcio che si vogliono vedere da quelli dei pasti principali, vale a dire colazione, pranzo, cena e due leggeri spuntini. A questo proposito il consiglio è di mangiare frutta e verdura a metà mattinata e a metà pomeriggio, complice la stagione che offre una grande varietà di prodotti.
Il messaggio è chiaro: in stato di relax da poltrona, meglio evitare di smangiucchiare, perché alla fine è tutta una questione di calorie. "Vedere la televisione - spiega Maria Paola Graziani, ricercatrice dell'Istituto di Scienze dell'Alimentazione di Avellino del Cnr - comporta un dispendio energetico minore rispetto ad altre attività sedentarie, come cucire, leggere, scrivere o guidare l'auto; se poi si superano le due ore al giorno, il rischio di obesità è del 12%-14%, che diventa del 30% se la tv è nella stanza da letto".
Ma perché si mangia davanti alla Tv? E' ancora la ricercatrice a rispondere: "Consumare bevande e alimenti, in genere calorici e dolci, significa desiderare essere uguali all' interno della stessa euforica liberazione passiva".
In pratica, la motivazione è emotiva, con rappresentazioni del cibo come edonismo, effetto calmante, annullamento della solitudine, conformismo di gruppo. Nel vassoio del tele-tifoso, secondo la Graziani, sarebbe bene avere solo una bella brocca d'acqua di rubinetto, perché succhi di frutta, alcolici o birre anche se a basso tasso alcolico, hanno contenuti in zucchero poco indicati in una vita sedentaria. Basti pensare, conclude la Graziani, che "per una perdita teorica di 500 grammi di grasso corporeo, si dovrebbe fare jogging per 56 km, circa 100 Kcal ogni 1600 metri percorsi". Numeri che l'euforia di un goal certamente non riuscirebbe a bruciare.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli