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LA CURIOSITÀ

Montepulciano d’Abruzzo, il vino del Centro Sud più conosciuto in Usa e Germania

Ricerca Wine Monitor Nomisma per il Consorzio dei Vini d’Abruzzo. In Italia lo conosce l’83% dei consumatori, in Germania il 45%, in Usa il 24%
ABRUZZO, Germania, ITALIA, MONTEPULCIANO D'ABRUZZO, USA, vino, Italia
I vigneti d'Abruzzo

Una delle chiavi di volta per il riscatto del Sud Italia, per molti, è l’agroalimentare di qualità. A partire dal vino, prodotto capace di esprimere eccellenza in ogni angolo del Paese. E, tra i tanti alfieri del Meridione enoico, il più conosciuto, in mercati strategici come gli Stati Uniti e la Germani, si conferma il Montepulciano d’Abruzzo. A dirlo una ricerca di Wine Monitor Nomisma per l’Osservatorio voluto dal Consorzio dei Vini d’Abruzzo.
Il 56% degli intervistati in Germania conosce la Regione, anche se solo il 7% ci è stato almeno una volta negli ultimi 5 anni e si posiziona al decimo posto tra le regioni che producono i migliori vini. In Usa la quota di chi conosce la regione è più bassa (25%) mentre gli altri valori sono perfettamente allineati a quelli della Germania. La notorietà del Montepulciano d’Abruzzo è ampia in tutti i paesi analizzati: l’83% dei consumatori di vino in Italia conosce la denominazione; il 45% in Germania e il 24% negli Usa.

Nel Belpaese, ancora, tra i consumatori di vino, il 65% è stato in Abruzzo almeno una volta e le top of mind della regione sono collegate soprattutto al cibo (“arrosticini”, “buon cibo” sono le prime parole che il consumatore di vino indica quando pensa all’Abruzzo), seguono a poca distanza temi legati al territorio (“mare”, “montagne” ...). Tra i principali punti di forza/attrazione della regione secondo gli italiani troviamo parchi/riserve naturali e borghi/città d’arte (20%), seguiti da colline/montagne (17%), gastronomia e mare (entrambe al 13%). Il vino occupa il sesto posto con il 7% delle citazioni.
Diversi sono i canali di consumo del Montepulciano in base al mercato analizzato: in Italia il consumo è prevalentemente domestico (43% degli user lo consuma soprattutto in casa e di questi il 68% durante i pasti). Tra chi lo consuma fuori casa, la bottiglia è il formato prevalente (il 70% lo ordina abitualmente, contro un 30% di chi preferisce il by the glass). In Germania, seppur nel complesso i consumi domestici siano prevalenti, non c’è preponderanza di un canale sull’altro ma l’occasione più gettonata è quella del dopo cena, fuori dai pasti. Negli Stati Uniti il Montepulciano d’Abruzzo viene invece consumato prevalentemente fuori casa: 1 su 4 lo beve soprattutto al ristorante, l’occasione dei pasti, infatti, è la prevalente (36% degli intervistati).
La scelta d’acquisto del Montepulciano d’Abruzzo è molto influenzata dai consigli del sommelier/negoziante, soprattutto in Italia dove si attesta al 27% la quota di chi sceglie soprattutto in base al suggerimento (22% Germania e 19% negli Usa). All’estero il primo criterio di scelta è invece la notorietà del brand: 26% in Germania e 25% in Usa. In Italia la specifica origine territoriale è conosciuta dal 46% dei consumatori di vino, ma la quota cresce fino al 57% tra i consumatori di Montepulciano d’Abruzzo.
Le degustazioni nei punti vendita o presso i ristoranti rappresentano il principale fattore propulsivo per far avvicinare tedeschi e americani ai vini abruzzesi (complessivamente il 39% in Germania e il 43% in Usa indica questi come canali privilegiati per la conoscenza di questi vini). In Italia il viaggio eno-gastronomico è invece sicuramente il mezzo migliore per scoprire la Regione e il suo patrimonio enologico.
Interessante il focus sulle winelist dei ristoranti americani (analizzati 350 a New York e 15 a San Francisco): oltre il 50% dei vini abruzzesi presenti in lista (705 referenze di vini abruzzesi in 184 ristoranti soprattutto con cucina tipica italiana) sono venduti a più di 130 dollari, e di questi il 30% è sopra ai 300 dollari. Montepulciano e Trebbiano d’Abruzzo sono le principali referenze.
“Tante sono le potenzialità dell’Abruzzo come regione vocata alla viticoltura che vanno ancora esplorate ed esaltate”, spiega il Presidente del Consorzio, Valentino Di Campli. “La sfida della nostra realtà consortile è quella di sostenere le aziende facendo sempre più sistema per supportare e diffondere a livello nazionale e internazionale il consumo dei vini abruzzesi - e in particolare della Denominazione per eccellenza, il Montepulciano d’Abruzzo - che nascono su un territorio unico e sostenibile, collocato tra il mare e la montagna, che merita di essere raccontato. Lavoriamo per migliorarne inoltre il posizionamento, facendo appunto leva sul binomio vino e territorio d’origine. La vitivinicoltura oggi è senza dubbio il comparto più importante nell’ambito della produzione agricola regionale e il Montepulciano conferma di essere un volano fondamentale per la crescita del settore”.

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