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MORIA DELLE API … IL MINISTRO “OMBRA” DELL’AMBIENTE ERMETE REALACCI (PARTITO DEMOCRATICO): “ZAIA BASTA RINVII. STOP A PESTICIDI KILLER”

“Non passa giorno senza che arrivino nuovi allarmi sulla moria delle api. Il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia deve smetterla con i rinvii e vietare in via precauzionale l’uso dei pesticidi sospettati di questo gravissimo fenomeno. Più delle 30% degli alveari italiani è stato decimato dalla moria che sta diventando una vera e propria emergenza, non solo per gli apicoltori, ma per l’agricoltura più in generale e per la salvaguardia della biodiversità”. Così Ermete Realacci, Ministro “ombra” dell’Ambiente (Partito Democratico - Pd) e primo firmatario di un’interrogazione sul tema, commentando l’allarme lanciato oggi dall’Unione Apicoltori Italiani e dalla Settimana del Miele di Montalcino.

“Gli insetti - spiega Realacci - hanno tremori, paralisi e perdita dell'orientamento, e se un’ape non torna all’alveare è destinata a morire. La sindrome definita dagli scienziati statunitensi “Colony collapse disorder”, sembra essere causata da intossicazione correlata alla presenza di coltivazioni di girasole e mais per le quali vengono spesso usati anche pesticidi di categoria neurotossica, ossia sostanze derivate da composti neonicotinoidi che risultano avere effetti particolarmente nocivi sulle popolazioni di api ma che potrebbero avere anche conseguenze sulla salute umana”.

“Contrariamente - conclude Realacci - a quanto accaduto in altri Paesi europei, in Italia, non è stato preso ancora alcun provvedimento in questo senso nonostante, già nel 2003, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (istituto referente del Ministero della Salute, ndr) abbia richiesto la sospensione cautelativa di alcune sostanze presenti nei fitosanitari, nei pesticidi e nei concianti per le sementi. Chiediamo perciò al Ministro Zaia di attivarsi prima che sia troppo tardi”.

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