02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

MOZZARELLA DI BUFALA: BOTTA E RISPOSTA TRA ZICARELLI, PRESIDE DI VETERINARIA “FEDERICO II” DI NAPOLI E IL MINISTRO ZAIA: “NON È UNA COINCIDENZA QUESTA BUFERA”. E IL MINISTRO: “LO CHIAMERÒ A RISPONDERE NELLE SEDI DEPUTATE PER LEGGE”

“Non è una coincidenza che, a distanza di pochissimo tempo dalla creazione della Mozzarella di Bufala Padana, sul Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana si sia abbattuta questa bufera”. E’ Luigi Zicarelli, preside della Facoltà di Medicina e Veterinaria dell’Università “Federico II” di Napoli e presidente dell’International Buffalo Federation, a commentare la vicenda che ha visto coinvolto il consorzio regionale che supervisiona e gestisce la produzione di mozzarella.

“Nel momento in cui è nata la nuova mozzarella padana - continua Zicarelli - sono iniziati i controlli a tappeto dei forestali nei caseifici del sud, e della Campania in particolare. E’ questo il frutto di una politica agricola nordista, che non fa altro che impoverire l’economia del sud e la produzione delle eccellenze che, da sempre, contraddistingue il nostro territorio”.

A risponde a queste dichiarazioni, a stretto giro di posta, direttamente il Ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia: “trovo inopportune dal punto di vista istituzionale e fuorvianti dal punto di vista sostanziale le dichiarazioni del professor Zicarelli. In ogni caso prendo atto di quanto egli avrebbe dichiarato e lo invito pubblicamente a dettagliare, come è suo preciso dovere, dove quando e come egli abbia riscontrato nell’azione mia o del mio Ministero quanto da lui insinuato. Ci siamo mossi esclusivamente - ha proseguito Zaia - per ripristinare regolarità nella gestione del Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop relativamente alle funzioni di tutela e promozione ad esso delegate: il professor Zicarelli deve spiegare dove abbia ravvisato comportamenti illegittimi o forme di esercizio strumentale della funzione pubblica con finalità diverse da quelle di legge. Laddove il professor Zicarelli non offra dettagliata, puntuale e pubblica risposta alla mia richiesta, non mi resterà che concludere che egli ha voluto insinuare l’esistenza di una condotta illecita. Dunque - ha concluso il Ministro - a tutela della reputazione mia e di tutti i miei collaboratori, lo chiamerò a rispondere di quanto affermato nelle sedi deputate per legge”.

Ma il preside della facoltà di Medicina e Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli non ha risparmiato critiche al mondo dei produttori campani. “Era stato stabilito che a consegnare il latte ai caseifici Dop dovevano essere solo gli allevatori iscritti all’associazione regionale, in modo tale che ogni giorno si sapeva quanto latte si produceva. Questo non è successo, ed è una grave colpa degli addetti al settore. Se a questo si aggiunge che, in un periodo in cui si è registrato un eccesso di latte, come è accaduto in novembre, qualcuno ha messo latte di vacca nella produzione delle mozzarelle di bufala, per conservare il latte delle bufale per l’estate, allora anche nel mondo imprenditoriale c’é qualcosa che non funziona”.

Per Zicarelli serve, dunque, una sinergia tra istituzioni, centrali e locali, e allevatori. “La parte buona del mondo produttivo regionale deve venire fuori e dettare le regole, però le autorità competenti, ministero per l’agricoltura in prima linea, e l’assessorato regionale all’Agricoltura, devono schierarsi al fianco della parte buona degli allevatori. Perché, se la parte buona non viene tutelata e affiancata dagli organi non verrà mai fuori e si continueranno a sentire episodi simili. In questo momento di crisi anche del settore bufalino - sottolinea Zicarelli - bisogna che tutte le forze scendano in campo e superino i personalismi: gli allevatori, i centri di ricerca, le istituzioni e gli organismi preposti al controllo del territorio. Tutti possono contribuire al fiorire dell’imprenditoria giovanile nel settore, che, ancora oggi, fa da traino all’economia regionale, sia in termini di Pil prodotto che di posti di lavoro, ed è compito dell’Università favorire e sostenere i progetti imprenditoriali che arrivano dagli studenti”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli