Non è un mistero che siano maestri nel "copiare" o inventare nuove tecnologie. Ma è sicuramente un inedito che siano anche bravi pizzaioli, perché la Margherita da oggi ha gli occhi a mandorla, oltre che pomodoro, mozzarella e basilico: il pizzaiolo più bravo del mondo è un giapponese: Makato Onishi, 23 anni, ha vinto l'edizione 2003 del concorso per la pizza più buona del "Pizzafest 2003" a Napoli (fino al 21 settembre). Il pizzaiolo nipponico, da due anni in Italia, lavora nel ristorante "Da Gaetano" di Ischia, ed ha imparato a Napoli il know-how, ovvero l'antica arte della pizza e, come è tradizione del suo Paese, è diventato bravissimo nella riproduzione fedele di tutti i passaggi previsti anche dal "protocollo" che l'Associazione Verace Pizza Napoletana sta mettendo a punto con il Ministero delle Politiche Agricole per la pizza doc. Al secondo posto si è classificato un nome molto noto della tradizione partenopea: Antonio Langella, seguito a sua volta da un altro napoletano, Luigi Picariello. Il giovane Makato farà anche parte di diritto della selezione di pizzaioli per il "Pizzafest" di Bruxelles, in Belgio dall'8 al 12 ottobre.
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