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NASCE AGRIFOOD, PER RILANCIARE MADE IN ITALY DEL GUSTO. DAL 3 AL 6 MARZO, A VERONA

Business e cultura del prodotto: sono questi i due elementi portanti della prima edizione di Agrifood, la più completa e selezionata esposizione del made in Italy alimentare, in programma dal 3 al 6 marzo a Verona. Al centro della rassegna biennale, presentata oggi a Roma dai vertici di Veronafiere e dal ministro delle Politiche agricole e forestali Gianni Alemanno, l'impresa agricola e il rapporto con il mondo della distribuzione, del commercio (sia all'ingrosso che al dettaglio) e della ristorazione professionale.

Protagoniste assolute oltre 600 imprese che hanno investito sulla rigenerazione dell'agricoltura, 700 prodotti accuratamente scelti e in più 800 espositori diretti su una superficie di 72.900 metri quadrati complessivi per 6 padiglioni espositivi.

Ma Agrifood è anche altro con in primo piano i "Piatti unici all'italiana" firmati da quattro chef: una serie di eventi culinari che esaltano la tradizioni gastronomiche territoriali. Non manca poi, la filiera ortofrutticola con Agrifruit che ha lo scopo, ben preciso, di offrire a tutti gli operatori e produttori uno sbocco sui mercati internazionali. In due padiglioni è ospitata, invece, "La fattoria degli animali" dove è presente una selezione, in collaborazione con Aia-Italialleva, dei migliori animali d'allevamento nel loro ambiente naturale, con particolare riferimento al legame tra territorio, razze e prodotto. E a chiusura un premio nazionale dal titolo "Golosario": assegnato ai migliori prodotti presenti al salone.

"Lo scopo della manifestazione - ha spiegato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani - è di valorizzare non i brand, ma la qualità intrinseca dei prodotti: si tratta di un'opera di educazione alla qualità che dovrebbe indirizzare le scelte future di distributori, ristoratori e consumatori finali".

Un pensiero, questo, condiviso anche dal ministro delle Politiche agricole e forestali Gianni Alemanno che ha sottolineato come questo tipo di rassegne "siano il migliore modo di promuovere e vendere le nostre produzioni" perché - ha aggiunto - "non bastano solo le leggi".

La manifestazione di Verona - ha quindi spiegato il ministro - "fa parte di quella grande spinta che noi vogliamo dare sia dal punto di vista di immagine sia di semplificazione della filiera, per fare in modo che gli agricoltori guadagnino di più e i consumatori spendano qualcosa in meno".

Agrifood, ha affermato il presidente di Veronafiere, Luigi Castelletti, vuole essere anche "un partner ideale per le aziende agricole per sviluppare un percorso il cui obiettivo è la commercializzazione di prodotti, valorizzati nelle loro peculiarità e non per il marchio, con la conseguente creazione di valore aggiunto e crescita del territorio di riferimento, sia in Italia che sui mercati esteri". Castelletti, ricordando poi come Veronafiere abbia chiuso il 2004 con 54 milioni di euro di fatturato, ha rilevato come le fiere siano "ormai sistemi integrati di comunicazione: non si limitano ad allocare gli spazi, ma sono canali di marketing che favoriscono la promozione delle aziende presentando i prodotti e il territorio di riferimento, assicurando l'incontro tra domanda e offerta e perseguendo le strategie di internazionalizzazione delle imprese".

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