02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Nascono le “Spighe Verdi”: non solo un marchio, ma l’espressione di un processo di miglioramento continuo per contribuire alla salvaguardia delle risorse ambientali del pianeta riconosciuto ai Comuni rurali da Fee Italia & Confagricoltura

Non solo un marchio, ma l’espressione di un processo di miglioramento continuo per contribuire alla salvaguardia delle risorse ambientali del pianeta riconosciuto ai Comuni rurali, e uno strumento per semplificare la gestione sostenibile ambientale degli stessi Comuni. Nascono le “Spighe verdi”, frutto del protocollo d’intesa sottoscritto oggi dai presidenti di Fee Italia-Foundation for Environmental Education Claudio Mazza e di Confagricoltura Mario Guidi, per avviare un programma volto a favorire lo sviluppo sostenibile dell’ambiente rurale e destinato ai Comuni rurali italiani. Il programma “Spighe Verdi” coinvolgerà le Amministrazioni locali, che lo adotteranno gratuitamente e spontaneamente nella valutazione della conservazione del paesaggio, dell’uso del suolo, della valorizzazione dei centri storici e degli aspetti culturali dei luoghi, per finire con lo sviluppo turistico e l’educazione ambientale.

“Spighe Verdi” si basa sull’esperienza di Fee nella gestione del programma internazionale “Bandiera Blu”, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri di gestione sostenibile integrale del territorio, attraverso un complesso iter procedurale certificato UNI EN ISO 9001-2008, che vanta 28 anni di applicazione in 67 Paesi al mondo. “Spighe Verdi” si rivolge ai Comuni e utilizzerà, per la parte rurale, i principi del progetto EcoCloud di Confagricoltura, esempio di come le aziende agricole possano attuare pratiche sostenibili che coinvolgano e migliorino tutta l’azienda nei suoi aspetti ambientali, economici e sociali.

L’esperienza internazionale di Fee nella gestione di programmi di educazione ambientale e la presenza capillare di Confagricoltura sul territorio, attraverso le sue 19 Federazioni regionali, le 95 Unioni provinciali e i 2.143 uffici di zona e delegazioni comunali, garantiranno la massima diffusione del progetto ed il coinvolgimento delle Amministrazioni interessate.

Lo sviluppo sostenibile di un territorio passa attraverso un percorso di valutazione della complessità e di coinvolgimento degli stakeholder che inneschi un processo di cambiamento efficace nel medio e lungo periodo e che richiede l’affermarsi, a monte, di una mentalità complessa e sistemica di quanti vivono su quel territorio. I firmatari del protocollo sono certi che, come è stato per “Bandiera Blu”, anche “Spighe Verdi” si trasformerà in un eccezionale volano di sviluppo dei territori, che consentirà alle località rurali di meritare un eco-label che ne certifichi i processi virtuosi, con particolare riguardo alle tematiche ambientali, considerate in tutti i loro aspetti, con evidenti positive ricadute anche sul turismo, la commercializzazione dei prodotti agricoli e dell’artigianato.

Dopo la firma, Fee e Confagricoltura definiranno la tempistica di attuazione del programma, in base allo schema di azioni e di diffusione allegato al protocollo, attraverso il coinvolgimento delle Istituzioni nazionali e locali e degli operatori economici interessati, utilizzando tutti i canali di comunicazione. La promozione del progetto in sede Istituzionale prevede il coinvolgimento delle Regioni, che contribuiranno a diffondere l’iniziativa per raccogliere le adesioni dei Comuni e delle associazioni di categoria. Compito della Fee Italia sarà poi anche quello di presentare i risultati del progetto in sede internazionale, attraverso il network Fee, che conta oggi 67 Paesi membri nei cinque continenti, per esportarlo in altri Paesi che possano sperimentarlo e adottarlo, per renderlo, in ultima istanza, un nuovo progetto internazionale Fee.

Info: www.feeitalia.org
- www.confagricoltura.it

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli