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NATALE 2001: PASTA, VINO, TACCHINO E CAPPONE ... CHE PASSIONE !

Sulle tavole natalizie degli italiani non mancheranno sicuramente pasta, vino, tacchino e cappone ... Per il tradizionale pranzo si stima che verranno consumate
10.000 tonnellate di pasta per una spesa di oltre 50 miliardi di lire; una tavola su 4 ospiterà poi tacchino o cappone: secondo le previsioni dell'Unione Nazionale Avicoltura, per le carni avicole, verranno spesi 35 miliardi di lire che corrispondono a 4.000 tonnellate di prodotto e ad almeno 10 milioni di porzioni; discorso a parte il vino, che sembra essere un regalo molto gradito per gli italiani: solo nell'ultimo mese le vendite annuali di vino sono cresciute del 26% rispetto alla media e gli italiani che dichiarano di acquistare vino per fare un regalo sono passati dal 33 al 53%.

Più in particolare, per i dati natalizi sul consumo di pasta (emersi in occasione del convegno della Coldiretti "La via del grano: dalla spiga alla pasta"), parlano di 28 chilogrammi di pasta consumati a testa dagli italiani ogni anno. La produzione nazionale di pasta resta una delle principali voci attive della bilancia commerciale agroalimentare con un valore delle esportazioni di oltre 2.000 miliardi per una quantità di quasi 1,4 milioni di tonnellate, destinate principalmente alla Germania (19,6%), agli Usa (10,3%), alla Francia (14,3%), al Regno Unito (12 %) e al Giappone (5,2%). Il consumo di pasta di un italiano medio è tre volte superiore a quello di un statunitense, di un greco o di un francese, cinque volte superiore a quello di un tedesco o di uno spagnolo e sedici volte superiore a quello di un giapponese. L'industria pastaria italiana - sottolinea la Coldiretti - può contare inoltre su 175 pastifici che realizzano un fatturato di oltre 6.100 miliardi di lire, con un fabbisogno di quasi 4,5
milioni di tonnellate di grano duro coperte per il 30 % dall'importazione (1,37 milioni di tonnellate).

Sul fronte del tacchino e dei capponi, i numeri diffusi dall'Unione Nazionale Avicoltura parlano di 10 milioni di porzioni che corrispondono grosso modo a 500.000 tacchini e 800.000 capponi che imbandiranno le nostre tavole per un totale di 2.000 tonnellate di carne di tacchino ed altrettante di cappone. Il 20% degli italiani che mangeranno tacchino o cappone spenderanno in totale circa 12 miliardi di lire (circa 6 milioni e 200.000 di Euro) in tacchini e 23 miliardi di lire (circa 11
milioni e 900.000 Euro) in capponi.

Fra i dati più interessanti sul vino c'é il deciso sorpasso delle "bollicine" italiane sullo champagne. In questo contesto, la spesa massima che il cliente medio delle enoteche è disposto a sostenere si attesta attorno alle 115.000 lire, ma gli enotecari rispondono che, nel periodo delle feste, lo spumante va più forte dello champagne. Di questo parere sono il 61% degli intervistati dall'Osservatorio del Salone del Vino (a favore delle bollicine d'Oltralpe si pronuncia solo il 31% degli
enotecari). E lo conferma anche il dato assoluto delle vendite: lo spumante in questo periodo conosce un incremento del 17% (lo champagne sale del 12%). Dall'indagine condotta dall'Osservatorio del Salone del Vino - che ha intervistato i titolari di 400 enoteche - emergono tre tendenze: la prima riguarda lo spostamento di quote di reddito dal turismo e dal regalo tradizionale verso l'acquisto di bottiglie di pregio sia per la soddisfazione personale sia per farne regali; la seconda è che i grandi vini tranquilli hanno azzerato la forbice di prezzo verso champagne e spumanti superandoli anche in quotazioni assolute; la terza tendenza è la decisa propensione del pubblico ad acquistare vini rossi
strutturati. L'Osservatorio, attraverso la sua rilevazione mensile, ha anche stilato la graduatoria dei vini più venduti nel periodo che precede le festività confrontandola con l'analoga rilevazione del settembre 2001: ai primi posti sono confermati i grandi vini italiani, con il Brunello che resta leader indiscusso, ma ci sono significative new entry nel gruppo dei primi dodici dove spiccano alcuni vini meridionali e dove l'effetto Capodanno promuove le "bollicine" di Franciacorta. La classifica si è così determinata: al primo posto c'é il Brunello di Montalcino seguito da Barolo, Chianti, Chianti Classico, Barbaresco, che occupano stabilmente le prime cinque
posizioni. Ma emergono anche Montepulciano d'Abruzzo,
Franciacorta, Rosso di Montalcino, Primitivo di Manduria, Greco di Tufo, Sassicaia e Taurasi, che occupano le posizioni dalla sesta alla dodicesima. Considerando il periodo delle festività, infine, l'Osservatorio ha stilato anche una classifica limitata ai vini dolci, passiti e liquorosi: al primo posto, c'é il Moscato Passito di Pantelleria, al secondo il Moscato di Pantelleria e
terza si piazza la Malvasia delle Lipari. Seguono poi il
Brachetto d' Acqui, il Vin Santo del Chianti, il Marsala, il Vin Santo di Montepulciano, il Moscato di Noto, il Recioto di Soave, l'Asti, l'Albana di Romagna e il Ramandolo Colli Orientali del Friuli, che chiude la classifica dei 12 vini dolci, passiti e
liquorosi.

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