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NATALE 2010: CONSUMI DI DOLCI LIEVITATI IN LIEVE RIALZO O SUI LIVELLI DEL 2009 (+2,1% SUL 2008), MA NELLA SCELTA DEL DOLCE DELLE FESTE PER ECCELLENZA GLI ITALIANI NON HANNO DUBBI: IL “MILANESE” PANETTONE BATTE IL “VERONESE” PANDORO. LO DICE L’AIDI

Senza dolci che Natale è? Ma, con le festività ormai alle porte, se in generale per i consumi dei dolci lievitati si prevede un lieve rialzo o comunque i livelli del 2009 (+2,1% sul 2008), gli italiani non hanno dubbi e puntano sul classico: quasi uno su due sceglierà il “milanese” panettone, che sarà ancora il più gettonato, battendo il rivale “veronese” a forma di stella, il pandoro. A dirlo è l’Aidi, l’associazione delle industrie dolciarie italiane, secondo cui già lo scorso anno il panettone tradizionale è stato scelto dal 40,2% dei consumatori contro il 32,8% del pandoro. Ma, avverte l’Aidi, “attenzione alle imitazioni sugli scaffali”.

“Gli italiani, nonostante la crisi, non rinunciano a pandoro e e panettone - spiega Mario Piccialuti, direttore Aidi - già lo scorso anno c’é stata una crescita rispetto al Natale 2008, e panettone e pandoro nelle versioni speciali hanno rappresentato il 19,7% mentre le torte natalizie il 7,35%. Anche quest’anno prevediamo che quasi un italiano su due sceglierà il panettone”. Intanto l’Aidi mette sull’avviso i consumatori a leggere con attenzione l’etichetta e fare attenzione ai dolci che imitano il panettone e pandoro sugli scaffali della Gdo.

Una circolare del Ministero dello Sviluppo Economico applicata da questa campagna natalizia prevede infatti, spiega l’Aidi, che la forma classica e conosciuta a tutti di panettone e pandoro non possa essere utilizzata per prodotti che non rispondano alla denominazione e invita gli organi di controllo competenti a vigilare sui casi di imitazione dei noti stampi di panettone e pandoro da parte dei vari “Dolce di Natale” e “Dolce di Milano”. “I tentativi di imitazione sono numerosi - sottolineano dall’Aidi - e soprattutto questi prodotti non dovrebbero stare, sempre secondo la disposizione della circolare, sugli stessi scaffali o punti vendita del vero panettone e pandono, proprio per evitare confusione e quella forma di concorrenza sleale e pubblicità ingannevole che il dispositivo del ministero vuole appunto contrastare”.

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