L’acquisto per uso personale, o come regalo, di generi alimentari e bevande sarà la principale voce di spesa degli italiani sotto Natale (37%) e, nel farlo, 3 su 4 opteranno per un prodotto di marca. Per il 58%, infatti, la presenza del brand è decisiva al momento della scelta di un regalo, per la qualità e il prestigio che comunica a chi lo riceve (+15% sul 2024), con Millenials con il 77% di risposte e la Gen X con il 74% come generazioni “più fedeli”. A seguire, dopo l’enogastronomia, le intenzioni di acquisto vanno verso i prodotti per la cura della persona (36%), libri e hobbistica (34%), abbigliamento (33%) e prodotti per la casa (25%). Nella scelta saranno decisivi fattori come la qualità (58%), il positivo rapporto qualità-prezzo (52%), la reputazione (29%), la storia e la tradizione dell’azienda (24%), l’innovazione (20%), valori come etica e sostenibilità (16%) e la comunicazione (10%). E se non si trova il prodotto di marca preferito, 7 italiani su 10 lo andranno a cercare da altri rivenditori. Questi e altri dati sul comportamento natalizio dei consumatori in Italia arrivano da un’indagine Swg per Centromarca, presentata nei giorni scorsi a Milano.
Eppure il ridotto potere d’acquisto delle famiglie si fa sentire: 2 consumatori su 5 prevedono, infatti, di ridurre il budget per regali, pranzi e cene fino a oltre il 50% sul 2024, con il 47% che, invece, manterrà l’importo dell’anno precedente e il 13% che lo aumenterà fino ad oltre la metà. La spesa per pranzi e cene delle festività si aggirerà sui 130 euro e ai regali saranno destinati mediamente 176,7 euro, mentre per altre attività 80,1 euro e 53,9 euro per le donazioni.
Dal momento che per il mercato del largo consumo NielsenIq prevede nel 2026 un’espansione a valore del +2,6%, sostanzialmente in linea con l’anno in corso, secondo le elaborazioni del Centro Studi Centromarca, l’industria di marca registrerà una crescita di circa 2 punti percentuali, continuando a detenere una quota di mercato tra le più elevate in Europa pari al 68,1% nell’omnichannel. “La moderna industria di marca è fondamentale per lo sviluppo del largo consumo confezionato - sottolinea Francesco Mutti, presidente Centromarca - la leadership si fonda su investimenti destinati alla selezione delle migliori materie prime, all’innovazione dei prodotti e dei processi produttivi, alla sostenibilità dello sviluppo. Ne derivano una qualità e una distintività nel mercato che fa premio nel rapporto con i consumatori italiani ed esteri”.
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