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NATALE: PREZZI STABILI PER IL MENÚ DI PESCE. GLI ITALIANI SPENDERANNO 526 MILIONI DI EURO PER ORATE, MOLLUSCHI & CO. PER GLI ACQUISTI LA PARTE DEL LEONE SPETTA ALLA GRANDE DISTRIBUZIONE

Pesce fresco, di mare, superiore al chilo, per il 60% acquistato nei supermercati: è questa la fotografia delle tavole degli italiani che consumeranno pesce per la vigilia di Natale, spendendo complessivamente 526 milioni di euro (315 milioni nella grande distribuzione organizzata). A scattarla è il Centro Studi di Lega Pesca, che registra una sostanziale stabilità dei prezzi per Natale, salvo qualche rialzo dovuto al maltempo che, secondo la Federcoopesca-Confcooperative potrebbe essere del 10-20%. Al momento indietreggiano caviale, salmone, ostriche (-20-25%), ma anche i crostacei a causa dei costi, tengono invece i pesci bianchi come branzini, orate, spigole che tradizionalmente dominano le festività.

La scelta è vasta e ce n’è per tutti i gusti e le tasche: si va dai 4,79 euro/kg per i gamberetti interi, ai 6,50 euro/kg per calamari e orata italiana, ai 6,80 euro/kg per salmone affumicato; servono 7,50 euro/kg per le seppie decongelate, 8,39 euro/kg per salmone in tranci, 9,90 euro/kg per rombo, 14,90 euro/kg per lo spada, 6 euro/kg per le ostriche, 5,10 per 1 chilo di vongole nazionali, ai 17 per gli scampi freschi, ai 13 per i gamberoni decongelati fino 16,90 per branzini allevati e 24,80 per le aragoste precotte. Una grande distribuzione che domina per quantità ma non per la scelta del prodotto italiano, per il quale Lega pesca suggerisce di recarsi nelle pescherie di fiducia e nei mercati rionali.

Il menù made in Italy di pesce fresco per Natale è a base di molluschi nazionali (vongole, ostriche, cozze) e prodotti di acquacoltura (spigole, orate, trote, trote salmonate), con una spesa complessiva prevista di 210 milioni di euro. É questo il periodo migliore infatti per ostriche nazionali, vongole, canocchie e grancelle, gallinella, mazola o cappone, molo, pagello, fragolino, triglia, ma anche acciuga, lampuga e zerri.

Quanto ai prezzi per una classica frittura made in Italy occorrono 13-14 euro/kg, 30-35 euro per dentici e cernie ai 35-40 di spigole e orate, passando per i 20-27 euro delle ricciole e i 29 euro del pesce spada. Secondo un sondaggio condotto della Federcoopesca il menù degli italiani per il 24 dicembre sarà a base di pesce fresco per il 72,73%, molluschi freschi per il 18,18% e pesci sott’olio-sale e in scatola per il 9,09%.

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