NEL 2001 FRENANO I CONSUMI DI PESCE (- 1,3%)

Nel 2001, frenano i consumi di pesce: secondo l’Osservatorio Ismea/Nielsen, dopo un biennio di crescita (+ 6,8% nel ‘99, + 1,5% nel 2000), gli acquisti di prodotti ittici hanno registrato una battuta d’arresto, evidenziando una flessione dell'1,3% su base annua. La spesa, risultata pari a 3.600 milioni di euro, ha invece segnato una crescita del 3,5% a causa di un aumento dei prezzi al consumo di quasi il 5%. Nel dettaglio, sono diminuiti gli acquisti di pesce fresco e decongelato (-2%), di congelato sfuso (-1%) e di surgelato confezionato (-5%). Dalla ripartizione per area geografica, emerge una leggera contrazione degli acquisti nelle regioni nord-occidentali (-1,1%), a fronte di un calo più evidente nelle regioni nord-orientali (-5,8%) e centrali (-4,5%). Al Sud, invece, dove si concentra il 40% dei consumi totali, si rileva una crescita sia in valore (+6,6%), sia in quantità (+2,6%). Riguardo infine ai canali di vendita, supermercati e ipermercati, con una quota del 57% sul totale, registrano una crescita del 2,1%, contro un calo del 5,2% accusato dal dettaglio tradizionale (pescherie, ambulanti e alimentari). Determinante, in questo contesto, la dinamica dei prezzi, aumentati del 6% nelle pescherie e del 7% agli ambulanti, e cresciuti invece di solo il 3,9% nella grande distribuzione.