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NEL 2006 PIU' SPAZIO ALLA TIPICITA' MADE IN ITALY NEI SUPERMARKET. VIA LIBERA ANCHE AI MERCATINI PER LA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI AGROALIMENTARI

Nel nuovo anno nelle piazze e nei supermercati sarà più facile acquistare prodotti made in Italy con forte legame territoriale che, anche per il favorevole rapporto tra la qualità e i prezzi, hanno registrato un grande successo sulle tavole del Natale e del Capodanno. E' quanto afferma la Coldiretti nell'evidenziare gli effetti dell'entrata in vigore della legge 231/2005 che ha, tra l'altro, l'obiettivo di assicurare agli alimenti legati al territorio il giusto spazio di vendita sugli scaffali dei supermercati. La disposizione stabilisce che nelle grandi strutture commerciali siano posti in vendita prodotti provenienti dalle aziende agricole locali in una congrua percentuale, da definire sulla base di intese di filiera, rispetto alla produzione agricola annualmente acquistata. Peraltro, al fine di migliorare l'accesso ai mercati degli alimenti locali la normativa prevede "l'impegno dei comuni a destinare spazi adeguati agli imprenditori agricoli che intendono vendere direttamente i prodotti. Le amministrazioni municipali dovranno pertanto stabilire, sulla base delle disposizioni emanate dalle Regioni, l'ampiezza complessiva delle aree da destinare all'esercizio di questa attività, nonché le modalità di assegnazione dei posteggi, la loro superficie e i criteri di assegnazione delle aree riservate, in misura congrua sul totale". Un vero e proprio via libera anche in Italia ai Farmers Market, i mercatini degli agricoltori nelle città che stanno riscuotendo un grande successo in Francia, Inghilterra e Stati Uniti dove il loro numero è cresciuto nell'arco di cinque anni del 30%. Anche in Italia, nel 2005, sette italiani su dieci hanno fatto acquisti direttamente dagli imprenditori agricoli giudicando conveniente l'acquisto nell'87% dei casi, anche per la garanzia di qualità e genuinità. Favorire il rapporto diretto tra imprese agricole e consumatori assicura anche una crescita sostenibile dal punto di vista ambientale, insieme ai benefici per la salute, quando con "alimenti a chilometri zero", in particolare nel caso degli ortofrutticoli, si possono garantire condizioni di genuinità e freschezza uniche non essendo soggetti ai lunghi tempi di trasporto dei prodotti importati. Secondo i dati divulgati dall'Ispettorato Repressione Frodi sulla base dei risultati dell'attività di controllo sugli scaffali di vendita della distribuzione commerciale quasi un frutto su quattro è straniero.

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