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NEL 2007, IL SAN DANIELE A +3,8%. TANTA LA RICHIESTA DELLE CONFEZIONI DI PROSCIUTTO AFFETTATO

Produzione e vendite in aumento per il prosciutto di San Daniele. Lo ha reso noto il Consorzio, che riunisce le aziende produttrici del celebre prosciutto friulano. Nel 2007 c’è stato aumento di un punto percentuale, sul 2006, delle cosce destinate a ricevere il marchio Dop, per un totale di 2.678.866 cosce prodotte, mentre i dati delle vendite indicano un incremento del +3,8%.

Nel 2007 l’incidenza selettiva sulla materia prima è stata dell’11,2% (percentuale di cosce non dichiarata idonea a diventare prosciutto di San Daniele). Un dato significativo se messo in relazione alla tipologia di carne usata, ovvero esclusivamente suini nati, allevati e macellati in sole dieci regioni d’Italia.

Il risultato delle vendite è stato giudicato brillante, anche se si era già delineato nel giugno-settembre 2007, quando il Prosciutto di San Daniele aveva registrato un incremento della quota di mercato sugli altri prosciutti del +1,6%.

Questi risultati - precisa il Consorzio - mantengono il giro d’affari complessivo annuo del “San Daniele” attorno ai 330 milioni di euro.

Su base annua è significativamente aumentato il numero di confezioni di Prosciutto di San Daniele affettato: nel 2007 sono state prodotte 5.736.800 vaschette, con un incremento del +13,6% sul 2006. Un successo che spinge le scelte di politica produttiva del Consorzio del Prosciutto di San Daniele a continuare sulla strada intrapresa puntando “sempre più sulla qualità e sui maggiori controlli per dare a chi lo prova un prodotto unico e inimitabile”.

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