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NEL 2010 CALANO IN EUROPA IMMATRICOLAZIONI DI MACCHINE AGRICOLE E VENDITE IN MERCATI OCCIDENTALI, MA CRESCONO NEGLI EMERGENTI: COSI’ UNACOMA DA EIMA (BOLOGNA). GALAN: “IMPENSABILE NON ASSEGNARE FONDI”. CONFAGRICOLTURA: “AUMENTANO LA COMPETITIVITA’”

Immatricolazioni in calo, In Italia e in Europa, per le macchine agricole. Nei primi dieci mesi 2010 in Italia le trattrici hanno registrato un -14,5, le mietitrebbiatrici un -13,6%, le motoagricole un -8,7%. Ecco i dati diffusi da Unacoma (Unione Nazionale Costruttori Macchine Agricole), ad “Eima International”, expo internazionale di macchine per l’agricoltura di scena a Bologna (fino al 14 novembre; info: www.eima.it), conferma di come la crisi economica penalizza le vendite del settore sui mercati occidentali, mentre la domanda cresce fortemente nei Paesi emergenti, dall’India alla Cina, al Brasile.
“È impensabile che all’agricoltura - sottolinea il Ministro delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan - non siano assegnati fondi. I soldi sono necessari, devono essere trovati. Senza l’agricoltura e questi stessi macchinari che stiamo ammirando oggi, danni ambientali come quelli subiti dal Veneto, sarebbero stati peggiori. Quello delle macchine agricole è un settore che va sostenuto, fondamentale per il rilancio industriale, in cui si investe moltissimo in ricerca e innovazione”. Per Confagricoltura, se “la crisi aveva bloccato le vendite di mezzi meccanici, ora bisogna ripartire. La meccanizzazione è fondamentale per la modernizzazione delle imprese. Investire nell’innovazione, significa favorire la competitività”.
In Italia a fine 2010, secondo le previsioni di Unacoma, saranno immatricolate non oltre 24.000 trattrici, mentre per le altre macchine i livelli resteranno fermi a quelli del 2009. Situazione difficile nei primi 10 mesi 2010 anche in Europa: -28,7% nella vendita delle trattrici in Francia, -11,7% in Germania, -12,6% nel Regno Unito. Negli Stati Uniti, il 2010 dovrebbe attestarsi a 155.000 trattrici immatricolate nell’anno, in linea con il 2009 ma in forte flessione rispetto alle 200.000 unità del 2008.
Completamente diversa, sottolinea il presidente di Unacoma Massimo Goldoni, la situazione sui mercati emergenti: India, Cina e Brasile, marciano a ritmi da record e non sembrano risentire della congiuntura economica e negli ultimi anni hanno registrato incrementi dal 30 al 50% per quanto riguarda le trattrici. “Questa nuova geografia dei mercati rappresenta una sfida per l’industria italiana - spiega Goldoni - che per mantenere il proprio ruolo di eccellenza nel settore della meccanizzazione agricola deve intensificare le proprie strategie di accesso ai nuovi mercati, cercando di interpretare le esigenze specifiche delle diverse agricolture e di sviluppare forme di cooperazione e partnership con le industria costruttrici dei Paesi emergenti”.
Sul mercato italiano, infatti, pesa la crisi del comparto agricolo, con un calo di redditività e la riduzione costante delle aziende agricole (-14,5% nel periodo 2003-2007 e una riduzione di ulteriori 50.000 aziende nel solo 2009) e per fronteggiarla serve migliorare l’efficienza produttiva di quelle che restano, accrescendo il livello tecnologico del parco macchine, anche attraverso incentivi, piani di sviluppo rurale, misure specifiche per la sicurezza e l’impatto ambientale delle macchine.
Confagricoltura ricorda che i fondi per la rottamazione, messi a disposizione dal decreto del 21 ottobre 2010 (110 milioni di euro per tutto il settore della meccanizzazione) stanno facendo ripartire le vendite ed il rinnovo del parco delle macchine agricole. Dai dati forniti da Unacoma emerge che sono pervenute prenotazioni per gli acquisti di macchine per il lavoro sui campi e per la movimentazione terra nei cantieri, che assorbono 33,5 milioni dei fondi di incentivazione (pari al 34% del totale degli stanziamenti).
“E’ importante - sottolinea Confagricoltura - far crescere il comparto, da un lato facilitando gli agricoltori che vogliono ammodernare le loro dotazioni di mezzi meccanici e dall’altro facendo sì che i costruttori investano sempre più in innovazione. Gli agricoltori chiedono macchine più sicure ed a minore impatto ambientale. Sicurezza e rispetto dell’ambiente sono fondamentali. I risultati non mancano - aggiunge l’organizzazione - lo Stato ha il grande compito di favorire il progresso di crescita del comparto manifatturiero, ma anche delle imprese agricole. Ruolo fondamentale - conclude Confagricoltura - lo hanno anche gli istituti di credito che devono dare fiducia alle imprese agricole ed alla loro voglia, nonostante tutto, di investire nel futuro”.

Focus - Galan: “presto un ddl a sostegno meccanizzazione in agricoltura, con lo stanziamento di 25 milioni l’anno per tre anni”
“E’ in fase di studio un disegno di legge che prevede agevolazioni sull’acquisto di macchine agricole, con lo stanziamento di una somma di 25 milioni l’anno per tre anni”. Lo ha annunciato il Ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan da “Eima International”, la rassegna internazionale della meccanizzazione e delle tecnologie per l’agricoltura promossa da Unacoma di scena a Bologna. Il provvedimento dovrebbe prevedere per gli acquirenti uno sconto complessivo del 20%: il 10% a carico dello Stato, il restante a carico dei produttori.
Ma l’intervento vuole anche migliorare la sicurezza sul lavoro nel settore primario. “Il parco macchine italiano - ha evidenziato il Ministro - è obsoleto e tecnologicamente arretrato e il numero di morti in agricoltura ha una incidenza più alta rispetto ad altri settori dell’economia. La meccanizzazione agricola è un settore di straordinaria vitalità, con forti contenuti di innovazione tecnologica, un settore che rappresenta motivo d’orgoglio per tutto il Paese”. Per il Ministro, “occorre sostenere e incentivare con misure ad hoc la capacità di innovazione ed esportazione di uno dei comparti più apprezzati del made in Italy”. L’Italia è ai vertici mondiali nella produzione di macchine agricole insieme a Stati Uniti e Germania.

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