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NEL 2010 I CONSUMI DEL POLLO VOLANO ... 12 KG A TESTA. IN DISCESA, INVECE, IL TACCHINO E LE UOVA. LO DICONO LE CIFRE DELL’UNIONE NAZIONALE DELL’AVICOLTURA (UNA)

Il pollo fa sorridere l’avicoltura italiana: nel 2010, la produzione è aumentata del 5,2%, l’esportazione del 40,9% e le quantità avviate al consumo interno del 2,7%. Il consumo per abitante ha poi segnato il record di 12 kg (per l’esattezza, 11,96 kg). Lo rende noto l’Unione Nazionale dell’Avicoltura (Una), che oggi ha presentato le cifre dell’annata avicola 2010.

Nel 2005, “l’anno dell’influenza aviaria mediatica” - sottolinea l’Una - di pollo se ne erano consumati kg 9,80. Da allora, i consumi sono aumentati del 22,04%. Non è stata la stessa cosa per il tacchino che ha perso sia in produzione (-4,58%) che nei consumi (-5,25%). Per le uova da consumo, il processo di adeguamento degli allevamenti alla normativa europea sul benessere delle galline ovaiole ha determinato una flessione delle quantità prodotte (-2,06%), mentre i consumi evidenziano una riduzione dell’1,27%. Dal 2000 ad oggi - prosegue l’Una - il fatturato del settore - tenuto conto del tasso cumulato di inflazione 2000/2010 (pari al 22,5%) - è rimasto sostanzialmente invariato. Prosegue, senza battute d’arresto, la ripresa del settore avicolo, iniziata nel 2007, e consolidatasi nei due anni successivi - commenta Aldo Muraro, presidente dell’Unione Nazionale dell’avicoltura - e, per il 2011, le produzioni avicole dovrebbero assestarsi su valori prossimi a quelli del 2010”.

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