Lo abbiamo visto nei dati di “Wine by Numbers” (analizzati ieri qui), e lo confermano i numeri del Kantar Worldpanel, il 2017 per il commercio enoico in terra britannica è stato, nel complesso, un anno positivo e di crescita: gli inglesi hanno speso 5,5 miliardi di sterline in vino, il 3,6% in più del 2016, pari a 193 milioni di sterline in più. Per la prima volta dal 2013, come sottolinea Laura Christen, category analyst di Kantar Worldpanel, “i vini fermi sono cresciuti più degli sparkling, e questo grazie alla popolarità dei vini bianchi, cresciuti del +4,8%, anche come alternativa allo Champagne. Meglio ancora hanno fatto le bollicine “non tradizionali” (+21,6%), alternative low cost sia allo Champagne che al Prosecco, come il Progrigio della catena della gdo Asda, allo scaffale al 20% in meno di un Prosecco che, come categoria, è crescita comunque, ma “solo” del 7,4%, contro il +30,1% del 2016”.
A spingere in alto il giro d’affari del commercio enoico, però, è stata la crescita del prezzo medio più che quella delle quantità vendute</b<: quello dello Champagne, ad esempio, è salito del +9,1%. Inoltre, seguendo una tendenza che i grocery store hanno iniziato da qualche anno, c’è sempre meno spazio per le vendite promozionali, un must del mercato britannico, con la crescita dei piccoli formati che garantisce margini maggiori. Crescono, al supermercato, sia i vini di marca (+1%) che a marchio (+7,9%), che continuano a scalfire quote di mercato: oggi valgono il 40% del vino venduto allo scaffale, con Champagne e Prosecco a marchio gdo che crescono a doppia cifra, ma la vera star dello scaffale è il rosé: nonostante un calo generale delle vendite, quello a marchio cresce del 22%, con punte del +54% a Lidl, anche grazie ad un prezzo che sta sotto le 5 sterline.
Guardano al 2018, la moderazione dei consumi si confermerà probabilmente come una tendenza chiave, il che vuol dire maggiore spazio per i formati più piccoli ed i prodotti a basso contenuto alcolico, che hanno già registrato un certo successo nel 2017, con brand come Echo Falls e Broadlands, ma anche con vini a marchio della gdo. Attenzione altissima sul fronte prezzi, perché l’effetto combinato della Brexit e della scarsità delle ultime vendemmie in Francia ed Italia potrebbe farsi sentire in maniera ancora più pesante del 2017, il che potrebbe spianare la strada alle produzione locali: se accadrà, e se le bollicine non convenzionali dovessero continuare a crescere, il 2018 potrebbe essere l’anno in cui gli sparkling locali superano il Cava tra le bollicine più vendute sul mercato Uk.
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