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NEL 2050 NEL MONDO CI SARANNO 9 MILIARDI DI PERSONE. ECCO COME CAMBIERÀ IL PANORAMA ALIMENTARE, DALLA LOTTA AGLI SPRECHI A MENU ALTERNATIVI, ALLA RICERCA TECNOLOGICA E SCIENTIFICA, CHE SFOCIA NELLA FANTASCIENZA ...

Non Solo Vino
La cucina del futuro

Il panorama alimentare mondiale è di fronte ad una svolta: lo dicono i numeri, che parlano di un pianeta che, nel 2050, ospiterà più di 9 miliardi di persone, un dato che rende difficoltoso anche solo immaginare a delle soluzioni. Ciò nonostante, tra i tanti pareri che arricchiscono il dibattito internazionale, ci sono anche quelli, ottimisti, del direttore della Fao, José Graziano da Silva, che sottolinea come, nonostante nel mondo 854 milioni di persone patiscano la fame, questa sia la prima generazione capace di mettere fine alla fame nel mondo, forte di una capacità produttiva in grado di sfamare tutti, se solo non ci fossero sprechi. Linea sposata anche dal presidente di Slow Food International e “Campione della Terra” Carlo Petrini, che per il futuro prospetta un modello alimentare basato su una maggiore giustizia sociale. Ma potrebbe non bastare, e allora cos’altro possiamo fare ? Tra le raccomandazioni ed i suggerimenti della Fao, in quest’ottica, c’è il progetto di guardare con maggiore attenzione al consumo di alimenti ben lontani dalla dieta mediterranea, e in generale dai costumi occidentali, come meduse ed insetti, sulla scia del successo che hanno avuto surimi ed alghe a partire dagli anni ’60, pur con le dovute proporzioni.
Ma a cambiare, anche se è davvero difficile capire come, sarà anche il modo di cucinare, e non è detto che, tra qualche decennio, continueremo a spadellare. Se è vero, come prevedono gli studiosi, che nel 2050 il 74% della popolazione vivrà nelle aree urbane, dovremo prepararci per prima cosa a mandare in soffitta l’antica usanza di fare la spesa: niente più scaffali né mercati rionali, gestiremo tutto da casa, grazie a frigoriferi intelligenti (già allo studio ...) capaci di capire da soli cosa manca, e touch screen con cui gestire la cucina. Nulla di così avveniristico, almeno fino a quando non diventerà realtà lo “chef olografico”, per cucinare senza toccare una padella, come fossimo in un videogioco.
Ma la frontiera che proietta cucina ed alimentazione direttamente nella fantascienza è in progetti come “Cocoon”, un recipiente capace di generare, al suo interno, carne o pesce a partire da un composto di cellule animali, elementi nutrienti ed ossigeno. Poi, ci sono allo studio un’infinità di altri “gadget” futuribili, come il “Bio Robot Refrigerator”, una colonia di micro robot con forma di gel capaci di raffreddare gli alimenti per bioluminescenza. Il futuro non è così lontano, e tecnologie che un tempo apparivano inimmaginabili, come ci racconta la storia, sono presto diventate quotidianità, dal forno a microonde ad internet, passando per la conquista della Luna e la televisione. Sperando di non ritrovarsi a mangiare solo pasti in pillola stile “2001 Odissea nello Spazio” ...

Focus - La cucina del futuro ... by Marcello Coronini (Gusto in scena)
Come dovrebbe essere la cucina del futuro lo sa bene Marcello Coronini, il giornalista enogastronomico che, dal 2011, organizza “Gusto in scena”, kermesse per una cucina attenta alla salute all’insegna del “senza”, attraverso studi di piatti senza ... grassi, senza ... sale e dessert senza ... zucchero, di scena a Venezia, dal 16 al 18 marzo 2014, nella Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia.
L’edizione n. 6, che vanta il patrocinio di Expo Milano 2015, Comunità Europea, Enit, Città di Venezia, riproporrà la formula del tre eventi in uno: il Congresso di alta cucina; Chef in Concerto; I Magnifici Vini, banco d’assaggio (con cantine italiane e internazionali); Seduzioni di Gola, rassegna di sfizi gastronomici.
Ma l’appuntamento offre anche molto altro: per far vivere la splendida città lagunare non solo di giorno con “Gusto in Scena” torna il “Fuori di Gusto”, uno speciale “fuori salone” che, dal 15 marzo al 18 marzo 2014, coinvolgerà ristoranti, bacari, le tradizionali osterie veneziane e alcuni grandi alberghi. In questo modo si darà la possibilità a gourmet e professionisti di gustare l’eccellente pescato della laguna, le verdure delle isole, ma anche cucine internazionali e diverse associate ai vini e ai prodotti gastronomici presenti alla selezione di “Gusto in scena”.
A Chef in Concerto, congresso di alta cucina, protagonisti sono stati grandi pasticcieri come Gino Fabbri, Ernst Knam, Iginio Massari e cuochi del calibro di Andrea Aprea, Fabio Baldassarre, Gian Nicola Colucci, con lo chef indiano Santosh Jori, Riccardo De Prà, Herbert Hintner, Mara Martin, Aurora Mazzucchelli, Luca Marchini, Giancarlo Morelli, Gian Paolo Raschi, Nicola Portinari, Maurizio Serva, Paolo Teverini, Gaetano Trovato e Ilario Vinciguerra. Accanto a loro la nutrizionista Evelina Flachi, noto personaggio televisivo, e la collega giapponese Shigemi Hikino.
Info: www.gustoinscena.it

Focus - La cucina del futuro ... secondo Heinz Beck
Una delle stele del firmamento culinario italiano ha origini tedesche, ma da anni vanta le “tre stelle” Michelin, conquistate da chef de “La Pergola dell’Hilton” a Roma: è Heinz Beck che, nel futuro, vede un ruolo nuovo e diverso per i cuochi, che dovranno diventare comunicatori del gusto e della salute. Perché l’Italia invecchia, e se una comitiva di dieci amici va a cena al ristorante, almeno tre commensali dichiarano problemi legati all’alimentazione, così lo chef, ma anche il gestore dell’esercizio pubblico e il personale di sala, “devono diventare operatore di benessere, un distributore di salute, suggerendo ad esempio un piatto ipoglicemico o informandosi di eventuali intolleranze al momento dell’ordinazione. Il rapporto con la clientela deve diventare confidenziale come col medico di famiglia”. A chiederlo è il primario di gastroenterologia del Policlinico Gemelli Antonio Gasbarrini. “Non si pretende una formazione paragonabile a un medico o a un farmacista ma conoscere i rischi legati agli eccessi di vino e alcol sì. L’Italia che ha tra i suoi punti di forza la buona cucina, deve farsi ambasciatrice della salubrità della dieta Mediterranea”, Sfida raccolta, appunto dallo chef tedesco: “vedo con grande interesse questo ruolo di comunicatore del gusto e della salute”.

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