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Nel Decreto per l’emergenza terremoto varato oggi dal Governo, le misure a sostegno del settore agricolo ed agroalimentare: dal 100% di indennizzo dei costi di ricostruzione degli immobili alla sospensione dei pagamenti di mutui e credito agrario

Fino al 100% dell’indennizzo dei costi per la riparazione, il ripristino o la ricostruzione degli immobili ad uso produttivo agricolo, distrutti o danneggiati, comprese le abitazioni degli agricoltori, così come per danni a scorte e beni mobili strumentali anche alle attività produttive agricole; 35 milioni di euro, per il 2016, in favore di Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche, per la concessione di agevolazioni, nella forma del contributo in conto interessi alle imprese danneggiate dal sisma; un piano strategico per il rilancio del settore agricolo e agroindustriale e per la promozione e commercializzazione dei prodotti, con le risorse necessarie che saranno rese disponibili attraverso il totale finanziamento nazionale dei Psr regionali per gli anni 2016, 2017 e 2018, 220 milioni di euro, a carico dello Stato tramite le disponibilità del Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie; sospensione di tutti i pagamenti dei mutui e credito agrario e il pagamento dei contributi di bonifica a carico delle imprese agricole; un fondo da 1 milione di euro, gestito tramite Ismea, per favorire il credito a favore delle aziende agricole dei territori colpiti; specifici interventi in favore della zootecnia, mettendo a disposizione parte delle risorse destinate a far fronte alla crisi del settore del latte, 1 milione di euro, a favore delle aziende zootecniche da latte colpite dal sisma; interventi per la costruzione di ricoveri temporanei per gli animali e per l’acquisto di strutture mobili per la mungitura. Ecco le misure a sostegno del settore agricolo ed agroalimentare contenute nel Decreto per l’emergenza terremoto varato oggi dal Governo, rese note dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

“Bisogna ripartire dall’agricoltura nelle zone del sisma - ha dichiarato il Ministro, Maurizio Martina - puntando su queste attività che fanno parte della cultura e dell’identità delle aree colpite. Un investimento sul futuro che guarda in primo luogo ai giovani e che punta non solo a ricostruire, ma a rilanciare. Per questo sono felice che il Governo abbia deciso di destinare risorse importanti per costruire insieme alle imprese, alle Regioni e ai Sindaci un piano strategico di rilancio che dia opportunità in quelle terre così gravemente colpite. Ringrazio il Commissario Errani e il Capo della Protezione Civile Curcio per il lavoro che stiamo facendo insieme a favore delle imprese agricole e alimentari danneggiate, cercando di garantire il più possibile la continuità produttiva fin dai primi giorni. Con il provvedimento di oggi vogliamo dare attenzione anche agli under 40, che dovranno essere i primi protagonisti di questa rinascita”.

Focus - Coldiretti: Decreto salva 3.300 posti di lavoro nei campi

Il Decreto crea le condizioni per salvare i 3.300 posti di lavoro a rischio nelle campagne terremotate che si contraddistinguono per un’elevata densità di aziende agricole che sono oltre 7 ogni 100 abitanti, rispetto alla media nazionale di 2,7%. Lo afferma la Coldiretti nel commentare i contenuti del Decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri che prevede un importante impegno a sostegno delle attività agricole e di allevamento.
Dai finanziamenti agevolati per la riparazione, ricostruzione e ripristino degli immobili ad uso produttivo ai contributi per i danni alle scorte e ai macchinari di lavoro sono - sottolinea la Coldiretti - alcune delle misure importanti per il settore contenuti nel provvedimento che prevede anche l’accollo allo Stato del cofinanziamento regionale dei Piani di Sviluppo Rurale per i prossimi tre anni al fine di consentire il mantenimento e lo sviluppo dell’attività agricola nei territori colpiti. Positiva – precisa la Coldiretti - è anche la sospensione dei contributi previdenziali e la sospensione dei termini di versamento tributari.
Le aziende agricole censite dall’Istat nell’area del cratere - precisa la Coldiretti - sono 1894, di cui quasi il 35% (pari a 658 aziende) presenti nei territori perugini dell’Umbria, seguiti dalle Marche (582), dall’ Abruzzo con 372 e dal Lazio con 282 aziende nel reatino delle quali 181 ad Amatrice, le più danneggiate.
La maggior parte delle aziende sono di tipo familiare condotte direttamente dal coltivatore (91,9%) mentre sotto il profilo dell’orientamento produttivo - sottolinea la Coldiretti - emerge che la percentuale maggiore di superfice agricola utilizzata è destinata a prati permanenti e pascoli a conferma del deciso orientamento verso le attività di allevamento.
“Il terremoto ha colpito un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini che occorre ora sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento” ha affermato Roberto Moncalvo nel sottolineare la necessità che “la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell’economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo”.

Focus - Cia: bene Decreto terremoto. Risorse indispensabili per far ripartire imprese agricole

Poter avere risorse dedicate a disposizione è indispensabile alle imprese agricole e zootecniche per ripartire dopo il sisma. Ecco perché la Cia valuta positivamente il piano di azioni specifico per il settore reso noto dal Ministero delle Politiche Agricole e contenuto nel Decreto terremoto approvato oggi in Consiglio dei ministri.
“Le misure annunciate, come l’indennizzo fino al 100% dei danni ai beni immobili e mobili a uso produttivo agricolo, il piano strategico di rilancio da 220 milioni di euro e la sospensione dei pagamenti fino al 2018, sono necessarie e dovute. D’altra parte - spiega il presidente nazionale Dino Scanavino - aiutare la ricostruzione e il rilancio delle attività agricole e agroalimentari è fondamentale per mantenere vivo il tessuto economico dell’area, visto che si tratta di zone a forte vocazione rurale. Noi intanto, come Cia, continuiamo le nostre azioni di sostegno alle popolazioni e agli agricoltori colpiti - aggiunge Scanavino - dalla sottoscrizione di solidarietà tra gli associati all’offerta di ospitalità presso gli agriturismi aderenti alla rete di Turismo Verde dislocati tra Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria; dalla raccolta fondi per il settore tramite la vendita del “kit amatriciana solidale” al camper e alle roulotte che “fanno servizio” nelle aree terremotate per garantire, alle imprese agricole dislocate nei comuni colpiti, una continuità per l’assistenza tecnica, fiscale e previdenziale”.

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