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Nel nome del piatto principe del Belpaese, la pastasciutta (per tutti!), la regina delle cuoche Luisanna Messeri e Le Cesarine ripercorrono un viaggio gastronomico nel grande cinema di Totò, Sordi e Tognazzi. Così la Coop saluta l’Expo (23 ottobre)

Dall’amaro Totò di “Miseria e Nobiltà” e la sua provvista di pastasciutta all’Albertone nazionale e alla sua passione per gli spaghetti in “Un americano a Roma”, dal magro ma piacevole premio di consolazione, la pasta e fagioli, della banda di Gassman e Mastroianni nei “Soliti ignoti” al classicissimo timballo di maccheroni del “Gattopardo” servito a Burt Lancaster, Alain Delon e Claudia Cardinale, passando per la follia culinaria de “La grande abbuffata” di Tognazzi e Noiret: con Luisanna Messeri, la cuoca toscana de “La Prova del cuoco”, nelle vesti di narratore, Le Cesarine ai fornelli e gli spezzoni più famosi e comici che il cinema italiano ha dedicato alla pastasciutta, il 23 ottobre la Coop saluta l’Expo 2015 Milano con un divertente showcooking al Cluster Frutta e Legumi, un vero e proprio viaggio gastronomico nella commedia all’italiana, nel nome del piatto principe del Belpaese (al termine, pastasciutta per tutti).
Mentre Luisanna racconterà e commenterà gli spezzoni cinematografici più celebri, la Cesarina bolognese Luisa Mambelli si esibirà in show cooking di sfoglia (sfoglia gialla e verde, tagliatelle, tortellini ricotta e prezzemolo e tortellini tradizionali), e i Cesarini milanesi Nicoletta Brambilla e Fabio Forni prepareranno due sughi, amatriciana e puttanesca, per la degustazione degli spaghetti, valorizzati dalle spezie, in primis, il peperoncino.
Proprio la Cesarina Luisa è stata una delle primissime sostenitrici del progetto: grazie al suo corso “Le Mani in pasta”, che si svolge entro le mura domestiche secondo la pratica sempre più diffusa dell’home cooking proprio delle Cesarine, ha attirato apprendisti da ogni parte del mondo e ha portato l’eccellenza della cucina italiana all’attenzione della stampa estera. Irene S.Levine, nota blogger e giornalista del Chicago Tribune, descrive così le prelibatezze della home chef: “senza alcun dubbio è stato il più eccezionale dei molti succulenti pasti assaporati a Bologna. Non soltanto lo definirei il pasto perfetto, ma addirittura questa esperienza nella casa di una signora locale è stata un vero promemoria dello strettissimo nesso che intercorre tra cibo e cultura”.
Info:
www.e-coop.it

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