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NELLA GUERRA DEL TOCAI SCENDE IN CAMPO IL GOVERNATORE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, RICCARDO ILLY: "OCCORRE RIVEDERE GLI ACCORDI CON L'UNGHERIA"

Italia
Vigneto

Scende in campo Riccardo Illy nella “guerra del Tocai” che vede contrapposte Ungheria e Italia, e in particolare il Friuli-Venezia Giulia, per contendersi il diritto a utilizzare la denominazione “Tocai friulano” per il celebre vino bianco. Il Governatore del Friuli-Venezia Giulia ha inviato al Governo la richiesta di impugnare il nuovo regolamento comunitario sulla designazione, sulla denominazione, sulla presentazione e sulla protezione di alcuni prodotti vitivinicoli che, pur portando a 126 le deroghe (prevedendone anche per vini australiani, cileni e americani), mantiene la limitazione temporale al 21 marzo 2007 per l’utilizzo della denominazione Tocai friulano.

Si tratta di una battaglia ormai ultradecennale, cominciata nel ‘93, da quando cioè un accordo tra Unione Europea e Ungheria prescrisse, fra l’altro, che la denominazione Tocai potesse essere utilizzata solo dal vino ungherese, costringendo, quindi, l’Italia a utilizzare per il vino bianco un altro nome.

Il Regolamento Comunitario 753 del 2002 prevedeva un centinaio di deroghe per l’uso delle omonimie in materia di vini. Ma, per il Tocai friulano, veniva consentito l’uso solo fino al 31 marzo 2007. Il regolamento era stato recepito dallo Stato italiano, ma contro di esso la Regione Friuli-Venezia Giulia (seguita poi da cooperative di produttori) era ricorsa al Tar del Lazio, il quale aveva accolto il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia, dove sarà dibattuto il 14 ottobre prossimo.

Con l’ingresso dell’Ungheria nell’Unione - secondo la Regione - non hanno più validità gli accordi del 1993 e quindi anche l’Ungheria deve soggiacere alle norme comunitarie, che in materia di vini (non prevedendo l’Atto di adesione dell’Ungheria all’Unione norme diverse) come regola generale prevedono che una denominazione può sussistere purché non tragga in inganno il consumatore. E’ stato infatti ampiamente dimostrato dalla Regione che il Tocai friulano e il Tocaj ungherese sono due vini assolutamente diversi tra loro (del primo si hanno notizie sin dal 1100, è un vino naturale, è secco; il secondo è il prodotto di un uvaggio ed è dolce) e che quindi non vi è pericolo di confusione.

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