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CANTINA ITALIA

Nelle cantine del Belpaese, al 31 dicembre 2020, 60,9 milioni di ettolitri di vino: +4,4% su 2019

Il 25,4% delle giacenze in Veneto, il Prosecco rappresenta il 9,6% di tutto il vino a denominazione
CANTINA ITALIA, GIACENZE, Italia
Il vino nelle cantine italiane

Alla chiusura del 2020, nelle cantine italiane erano presenti 60,9 milioni di ettolitri di vino, 8,3 milioni di ettolitri di mosti e 2,8 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione, che vuol dire un aumento delle giacenze del 4,4% per i vini ed una riduzione del 8,5% per i mosti e del 10% per i vini in fermentazione rispetto alla chiusura del 2019, come rivela l’ultimo report di Cantina Italia dell’Icqrf - Ispettorato Centrale Repressione Frodi e Ministero delle Politiche Agricole, aggiornato al 31 dicembre 2020. Rispetto al bilancio di Novembre 2020, come prevedibile per il periodo, sono in aumento le giacenze di vini (+22,5%), mentre si osserva una riduzione del 28,5% per i mosti e del 78,3% i vini ancora in fermentazione. Il 58% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto. Il 50,5% del vino detenuto è a Dop, il 27,4% a Igp, i vini varietali costituiscono appena l’1,3% del totale, e il 20,8% è rappresentato da altri vini. Le giacenze di vini a Indicazione Geografica sono molto concentrate: 20 denominazioni contribuiscono al 57,6% del totale delle giacenze.
Nel solo Veneto è presente il 25,4% del vino nazionale, soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Treviso (10,6%) e Verona (9,2%). Il 12,2% delle giacenze è, invece, in Emilia Romagna, il 10,8% è detenuto dalla Puglia, il 9,3% è nelle cantine della Toscana, il 7,3% in quelle del Piemonte, altrettanto in Sicilia e il 5,7% in Abruzzo. Il 50,5% del vino detenuto è a Dop, con una prevalenza del rosso (49,4%). Il 27,4% del vino è a Igp, anche in questo caso con prevalenza del rosso (53,9%). Come detto, nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (525), le giacenze sono molto concentrate: le prime 20 denominazioni contribuiscono al 57,6% del totale delle giacenze di vini a Ig. In testa, il Prosecco, che, con 4,5 milioni di ettolitri, rappresenta il 9,6% di tutto il vino a Dop o Igp, custodito dalle cantine italiane.
Quindi il Puglia Igp, con 2,3 milioni di ettolitri (4,8%), la Doc Sicilia, con 1,8 milioni di ettolitri (3,9%), il Terre Siciliane Igp, sempre con 1,8 milioni di ettolitri (3,9%), il Veneto Igp, con 1,7 milioni di ettolitri (3,7%). E ancora, la Doc Delle Venezie, con 1,6 milioni di ettolitri (3,4%), così come il Toscana Igp, quindi il Montepulciano d’Abruzzo, a 1,54 milioni di ettolitri (3,3%), il Chianti (1,3 milioni di ettolitri, 2,7%), il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore (0,9 milioni di ettolitri, 1,9%), il Chianti Classico (0,8 milioni di ettolitri, 1,7%), il Franciacorta (0,6 milioni di ettolitri, 1,3%) e il Barolo (0,54 milioni di ettolitri, 1,1%).

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