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NELLE REGIONI PIÙ VOCATE D’ITALIA, I TARTUFAI GUARDANO AL CAMBIO DI LUNA, MA GIÀ PREVEDONO UN’ANNATA OTTIMA PER IL BIANCO, “AVARA” PERÒ IN QUANTITÀ E CON PREZZI IN AUMENTO (DAI 1.500 EURO AL KG IN MEDIA DEL MOMENTO) ALL’APERTURA DI FIERE E MERCATI

Non Solo Vino
Al via la ricerca del tartufo

Dalle Langhe alle Crete Senesi, dalle Marche all’Umbria, nelle regioni più vocate d’Italia, i tartufai guardano la luna, una indietro sul 2010, ma già prevedono, seppur con le dovute cautele, che quella del 2011 sarà un’annata eccezionale per il tartufo bianco, ottima per la qualità, “avara” però in quantità. Ad incidere, il fattore tempo, con il gran caldo di agosto, la conseguente siccità e ora l’attesa delle piogge e di temperature più fresche. I prezzi? Per il momento 1.500 euro al kg in media, ma che potrebbero aumentare in vista dell’apertura di fiere e mercati. Intanto da Alba, in attesa proprio della “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco”, di scena dall’8 ottobre al 13 novembre, arrivano le prime previsioni, anche se “è ancora molto presto - spiega Giorgio Barbotto, vice-presidente dell’Associazione Cercatori di Tartufo di Alba - ma i tartufi ci sono e l’annata si prevede ottima, migliore per qualità rispetto allo scorso anno, quando è mancato il caldo, minore però in quantità. Ma perché le previsioni siano confermate, abbiamo bisogno di pioggia e temperature più basse nei prossimi giorni”. Per i prezzi, spiega, “al momento siamo in linea con l’anno scorso, quando si arrivava fino a 100 euro all’etto per le pezzature piccole e fino ai 200 euro per le medie, ma il prezzo può variare di giorno in giorno”.
Ad Acqualagna, nelle Marche, la raccolta del tartufo bianco inizia il 1 ottobre, ma le previsioni parlano anche qui di una qualità eccezionale e pezzatture mediamente piccole. “Ci auguriamo che la quantità sia superiore rispetto agli altri territori - spiega Giorgio Remedia, tartuficoltore della Federazione Italiana Tartuficoltori Associati - ma l’escursione termica tra il giorno e la notte è molto forte, mentre sono fondamentali temperature più fresche e bisogna considerare che siamo una luna indietro rispetto all’anno scorso”. Tuttavia, aggiunge Giancarlo Marini della Marini e Azzolini Tartufi, “le previsioni sono migliori che in altri territori, la siccità ci ha colpito, ma grazie ai bacini, abbiamo un sottosuolo pieno di acqua. Per i prezzi qui si parte da un minimo di 600 euro ad un massimo di 1.200 euro al kg per il bianco (60-120 euro l’etto), mentre per il nero siamo sui 25 euro l’etto”.
Ma che però potrebbero salire all’apertura dei mercati delle altre regioni del centro, dall’Abruzzo all’Umbria e al Molise, e delle fiere. Ad Acqualagna la “Fiera del Tartufo Bianco Pregiato” è in programma dal 30 ottobre al 13 novembre, e il consiglio per gli amanti del pregiato tubero è quello di “non farsi ingannare dalla bellezza di un tartufo, perché la qualità è la stessa anche per tutte le pezzature, lasciandosi guidare dal tatto e dall’olfatto e ricordarsi che ogni tartufo è a sè, soprattutto in termini di prezzo”.
“In termini di quantità non sarà una grande raccolta a causa della siccità - conferma anche dall’Umbria, Bruno Urbani della Urbani Tartufi - però la qualità sarà buona per il bianco. Per il nero ancora è presto, ma le previsioni sono ottimistiche, anche se anche in questo caso sulla quantità si ripercuoterà la siccità”. Le previsione del prezzo per il bianco, “né troppo basso come l’anno scorso e né troppo alto come due anni fa”, vanno dai 1.500 ai 2.500 al kg, mentre per il nero è ancora presto ma sono comunque ottimistiche.
Da San Miniato (Pisa), dove la “Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato” si aprirà il 12 novembre, fino al 27 novembre, sulle previsioni non si sbilanciano, anche se anche qui per il bianco “la qualità è sicuramente eccellente, buona la quantità - sottolinea Salvatore Cucchiara, presidente dell’Associazione Tartufai delle Colline Sanminiatesi - ma per certo lo sapremo a fine raccolta”. Lo stesso per i prezzi, perché, aggiunge, “non è possibile dare al momento una quotazione, il dato è molto variabile e dipende dalla quantità e dalla richiesta”. Previsioni ancora difficili anche da San Giovanni d’Asso (Siena) nelle Crete Senesi, terreno del resto molto particolare, dove, spiega Paolo Valdambrini, assessore al Tartufo del Comune di San Giovanni d’Asso, preoccupa la siccità, dopo il gran caldo di agosto proseguito anche a settembre, e dove si attende la pioggia. E dove è presto anche per parlare di prezzi. La “Mostra Mercato del Tartufo Bianco”, a San Giovanni d’Asso, è di scena dal 12 al 27 novembre.

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