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NEMMENO LA PASQUA RIESCE A RILANCIARE IL COMPARTO OVICAPRINO. LO DICE LA CONFAGRICOLTURA

Neanche la Pasqua rilancia il comparto ovicaprino in piena crisi commerciale: indubbiamente nell’imminenza delle feste pasquali aumenta la richiesta, all’area produttiva sarda, di agnelli e capretti, sia per animali vivi sia macellati, ma l’andamento degli scambi resta in diminuzione rispetto alla campagna 2009. Lo sottolinea Confagricoltura, che sta monitorando costantemente i risultati del settore.
Confagricoltura è preoccupata per l’andamento negativo del comparto (-6,1% per numero di capi e -6,2% per volume di carne prodotta a dicembre 2009). Dall’analisi del 2009 emerge chiaramente che il settore si trova ormai da tempo ad affrontare situazioni caratterizzate da profonde e territorialmente diffuse difficoltà economiche.
“L’andamento del mercato impone - conclude Confagricoltura - di individuare, condividere e adottare interventi finalizzati a consolidare e valorizzare i rapporti all’interno dell’intera filiera produttiva”.

La tabella - Ecco nel 2009 le vendite di capi ovicaprini
(numero capi)

Agnelli 4.962.390
Agnelloni 588.391
Castrati 2.271
Pecore 589.211
Montoni 3.081
Totale Ovini - 6.145.344
Capretti 239.652
Caprettoni 37.182
Becchi 555
Totale Caprini - 277.389
Totale Ovicaprini - 6.422.733
Elaborazioni:
Confagricoltura su dati Ismea

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