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NESSUN COLLEGAMENTO TRA IL CONSUMO DI MAIS OGM E IL CANCRO: LO HA STABILITO IN FRANCIA L’ALTO CONSIGLIO DELLE BIOTECNOLOGIE (HCB) CONFUTANDO LE CONCLUSIONI DELLO STUDIO SERALINI SUI RATTI. CIA: “ITALIA VIETI COMUNQUE IMMISSIONE SEMI TRANSGENICI”

Non Solo Vino
Mais Ogm

Nessun collegamento tra il consumo di mais ogm e il cancro: lo ha stabilito, in Francia, l’Alto Consiglio delle Biotecnologie (Hcn) confutando le conclusione dello studio Seralini che collegava il mais geneticamente modificato con il cancro nei ratti. Il Consiglio Superiore delle Biotecnologie ha detto di “non aver trovato alcun nesso causale” tra i tumori nei ratti e il consumo del mais NK603 della Monsanto o dell’erbicida Roundup che faceva parte dell’esperimento. Nel suo rapporto, stilato su richiesta del Governo, la Commissione aggiunge inoltre che la metodologia utilizzata nell’esperimento era “inadatta”.

“Al di là dello studio Seralini e delle sue conclusioni sulla tossicità degli Ogm, noi continuiamo a ribadire la nostra contrarietà agli organismi geneticamente modificati - ha detto il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi - un rifiuto che non è ideologico, ma nasce dalla consapevolezza che l’utilizzazione del biotech può annullare la nostra idea di agricoltura. Annullare l’unico vantaggio competitivo dei prodotti made in Italy sui mercati: quello della biodiversità. Il valore aggiunto delle produzioni agricole e alimentari italiane sta proprio nell’inimitabilità del loro sapore. Omologarle vorrebbe dire azzerare la nostra competitività sui mercati. In questo senso - ha aggiunto Politi - condividiamo le preoccupazioni di Mario Capanna, presidente della Fondazione Diritti Genetici, che proprio di recente ha scritto al Premier Mario Monti sull’annuncio dell’immissione fraudolenta in Lombardia, Veneto, Emilia e Friuli di 52.000 sacchi di sementi di mais MON810, con il rischio di “contaminazioni” delle colture. Sugli Ogm c’è bisogno di decisioni chiare, sia a livello Ue che nazionale, perché oggi l’intera normativa presenta tante e troppe lacune. Intanto, però, il Governo faccia valere finalmente la clausola di salvaguardia per evitare l’immissione nel Paese di semi transgenici . D’altra parte, quando i cittadini e le regioni sono stati consultati sull’argomento, hanno detto no con percentuali vicine all’80%”.

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