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“NESSUNA ILLUSIONE, LE MULTE SULLE QUOTE LATTE VANNO PAGATE”. COSÌ IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE GIANCARLO GALAN. DIVISE LE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE. CONFAGRICOLTURA, COLDIRETTI E CIA: “LE LEGGI VANNO RISPETTATE”. COOPAGRI: “NON CI ARRENDIAMO”

“Conosco bene le difficoltà del settore e mi dispiace togliere qualsiasi illusione: le sanzioni sulle quote latte vanno pagate, e nelle scadenze definite dall’Unione europea”. Così il Ministro delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan, sulle multe per le aziende che hanno sforato le quote latte.
“La questione delle quote latte - aggiunge Galan - è stata chiusa già dal mio predecessore Zaia e con il decreto legge dell’aprile 2009”. Nessuna sospensione dei pagamenti, dunque, dopo che dall’approfondimento voluto dal Ministro, in seguito ad un rapporto dei Carabinieri che aveva farro sospettare che il metodo di conteggio potesse non essere regolare, non ha fatto emergere nulla che potesse mettere in discussione quanto stabilito.

Diverse le reazioni delle organizzazioni agricole. “C’è voglia di tornare alla normalità - commenta Confagricoltura - e di far sì che le leggi vengano rispettate, che gli agricoltori si sentano tutelati. È l’unico modo per “normalizzare” un settore e per non creare sperequazioni tra chi le leggi le ha rispettate e chi le ha aggirate”, ha detto il presidente Vecchioni. “Solo una corretta e tempestiva applicazione di quanto disposto dalla normativa, ed in particolare dalla legge 33/2009, può consentire al settore lattiero di mettersi definitivamente alle spalle il lungo periodo di “anarchia” che tanti danni ha creato all’erario e che tanto negativamente ha influenzato l’andamento delle quotazioni del latte”.

Concorde anche la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori: “sulle quote latte va rispettata la legalità. Bisogna tutelare gli allevatori onesti - ha detto il presidente, Giuseppe Politi - che sono stati alle regole e che hanno investito molto anche in qualità”. “Viene fatta finalmente quella chiarezza che avevamo abbondantemente auspicato - è il commento di Coldiretti - e se queste sono le regole noi continueremo a rispettarle e lo Stato si impegni a farle rispettare a tutti”.
E ad appoggiare la posizione del Ministro c’è anche Fedagri-Confcooperative.

Sul fronte opposto invece è Coopagri: “restiamo convinti che sulla questione delle quote latte non vi sia chiarezza, e non da oggi. Insisteremo con ogni mezzo possibile affinché un chiarimento vi sia, ma intanto dobbiamo ribadire e sottolineare il concreto problema di fondo di aziende che, in assenza di certezza sulle reali responsabilità che hanno condotto all’attuale drammatico stato di cose, nelle prossime ore chiuderanno. Fallimenti annunciati rispetto ai quali non si è voluto minimamente intervenire in modo preventivo, tendere una mano che la detta incertezza avrebbe reso legittima.
“In questo Paese - ha detto il presidente Verrascina - sono state chiuse innumerevoli “partite” in ogni settore produttivo. Condoni d’ogni sorta hanno permesso a chicchessia di ripartire, di sanare gravose evasioni fiscali e pendenze previdenziali. Quella sulle quote latte, invece, è divenuta la “madre di tutte le battaglie” a discapito di una fascia sociale tanto debole da non riuscire più a coprire le spese”.

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