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14 FEBBRAIO

Niente cena romantica, San Valentino costa 230 milioni alla ristorazione italiana

La stima è di Fipe-Confcommercio, che chiede l’apertura dei locali fino alle 22 in zona gialla e di giorno in zona arancione
CENA, FIPE CONFCOMMERCIO, INNAMORATI, RISTORANTI CHIUSI, SAN VALENTINO, Non Solo Vino
Giovani e innamorati, un San Valentino tra le mura di casa

Niente cena romantica a lume di candela nel proprio locale preferito, stavolta. I ristoranti di tutta Italia alle ore 18 devono chiudere, e allora 2,5 milioni di coppie di innamorati, per lo più giovani e giovanissimi, dovranno festeggiare San Valentino tra le mura di casa, stravolgendo una consuetudine ormai diffusa in tutto il mondo. Un cambiamento che costerà 230 milioni di euro alla ristorazione, stima Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici Esercizi, che sottolinea anche il rischio sul piano della sicurezza sanitaria, perché i giovani di certo non rinunceranno ad incontrarsi e “con i ristoranti aperti non solo avrebbero potuto passare la serata nel modo che da sempre è il più consueto, ovvero a tavola, ma lo avrebbero fatto in assoluta sicurezza senza dover girovagare in strada alla ricerca di qualche soluzione di fortuna”.
Per questo la Fipe/Confcommercio torna a chiedere con forza un cambio di passo nelle misure di contenimento della pandemia. “L’aumento quotidiano del numero di persone vaccinate e il progressivo rallentamento della diffusione del virus - sottolinea la Federazione dei Pubblici esercizi - ci stanno facendo uscire dalla fase acuta dell’emergenza. È il momento di riconquistare un po’ di qualità della vita sempre prestando la massima attenzione ai comportamenti e ai protocolli di sicurezza sanitaria. Bar e ristoranti sono luoghi nei quali è possibile mantenere il giusto distanziamento senza perdere la necessità di stare insieme. Ecco perché, come chiediamo da tempo, vanno riaperti gli esercizi la sera, fino alle ore 22, in zona gialla e durante il giorno nelle zone arancioni. Il tutto, garantendo i controlli da parte delle forze dell’ordine per mettere all’angolo chiunque, cittadino o impresa, non rispetti le regole. Non possiamo aspettare oltre: sarebbe stato un bel segnale se fosse partito proprio la sera di San Valentino. Perché fermare la voglia di 2,5 milioni di coppie, in particolare giovani e giovanissimi, di stare insieme è impossibile. Meglio lasciare che si incontrino in luoghi sicuri come i locali”.

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