La Festa della Bagna Cauda (in programma domenica 21 novembre a Nizza Monferrato), che si lega alla Fiera di San Carlo e a quella di Nizza è una kermesse che vede protagonista questo piatto tipico, si potrebbe dire autoctono, del Monferrato, sulla cui origine i cultori della tavola sono divisi: alcuni sostengono che la presenza dell’olio di oliva e delle acciughe in un piatto piemontese derivi semplicemente dall’interscambio commerciale fra Piemonte e Liguria che avveniva lungo la “via del sale”, altri pensano invece che questa salsa a base di pesce azzurro altro non sia che una versione stemperata nel tempo del “garum”, che i romani ottenevano dalla fermentazione del pesce nel sale (accompagnato da aglio, origano, rosmarino e timo) e che i legionari di Caio Mario, dopo la vittoria sui Cimbri, avrebbero portato in terra piemontese con la colonizzazione della Gallia Cisalpina. A “presidiare” (davvero ante litteram) questo straordinario piatto la “Confraternita della Bagna Cauda”, una tra le più antiche d’Italia, che quest’anno festeggia i quaranta anni dalla sua fondazione ad opera di Arturo Bersano, per anni anche alla guida della omonima azienda vitivinicola.
L’evento si basa su principi sostanzialmente goliardici, che si legano perfettamente alla tradizione rurale, generando un clima sdrammatizzante, di convivialità ironica. Fra vino che scorre a fiumi e richieste di esibizioni canore, circa un migliaio di persone delizieranno il loro palato con “bagna cauda” e bolliti, e per chi è tifoso del Torino sarà possibile imbattersi nei suoi giocatori preferiti (invitati quest’anno dall’azienda Bersano, vero e proprio sponsor “tecnico” dei buffet della squadra torinese), oppure in noti personaggi del mondo della musica e dello spettacolo.
Ma, accanto alla celebrazione della “bagna cauda”, la kermesse prevede anche l’elezione del “Paesan Vignaiolo”: nelle passate edizioni, il Gran maestro della Confraternita ha insignito di questo titolo personaggi illustri come Carlo Fruttero, Luigi Firpo, Umberto Eco, Gianpaolo Ormezzano, privilegiando il mondo della cultura. Quest’anno, per rinsaldare il legame di questa manifestazione con il vino (non dimentichiamoci che è anche la festa della spillatura del vino nuovo) sarà eletto “Paesan Vignaiolo” Andrea Muccioli, per la sua meritoria e importante operazione enologica, targata San Patrignano.
Ma le proclamazioni non sono finite qua: verranno eletti anche i “Gran Maestri Cantinieri e Mestolanti”, quest’anno i membri della Confraternita del Gorgonzola di Novara. Ma questo titolo non è andato solo ad esperti gastronomi. Nelle passate edizioni sono stati eletti “Mestolanti”: i Subsonica, i Mau Mau, Cristina Donà e Ligabue.
La Confraternita da quaranta anni vigila anche sul cardo gobbo di Nizza Monferrato, una verdura che è parente stretta del carciofo con il quale condivide probabilmente l’origine nordafricana. Esistono vari tipi di cardo e tutti vengono consumati cotti. Con una eccezione, però: il cardo gobbo di Nizza Monferrato, che, tenero e gustoso, può essere mangiato anche crudo e anzi, proprio per questa sua caratteristica è elemento essenziale nel piatto di ortaggi che accompagnano la “bagna cauda”, insieme ai peperoni, ai cavoli, ai cipollotti, ai “topinanbur” (tuberi dalla forma tormentata che costano pochissimo e si prestano a lavorazioni raffinate), e alle altre verdure di stagione. Oggi la varietà più pregiata del cardo gobbo di Nizza Monferrato, lo “spadone”, è protetta da un “presidio del gusto” di Slow Food e da un disciplinare che impone una lavorazione completamente manuale ed esclude rigorosamente l’impiego di fertilizzanti chimici, erbicidi e antiparassitari.
Bersano: azienda storica dell’astigiano
Fondata nel 1907 dalla famiglia Bersano e già famosa a partire dagli anni ’60, grazie all’impegno e alla passione di personaggi come Arturo Bersano, dal 1985 è di proprietà delle famiglie Soave e Massimelli. Conta su più di 230 ettari vitati, ed è una delle aziende più grandi per estensione del Piemonte. Attualmente, produce 2.800.000 bottiglie che coprono quasi totalmente l’arco delle doc e docg piemontesi. Per potenziare lo stretto rapporto con il territorio, che ha sempre contraddistinto quest’azienda, è in fase di realizzazione un progetto per l’ospitalità e il potenziamento dell’enoturismo nel cuore di Nizza Monferrato.
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