E' impossibile perseguire la strada dell’opzione “Ogm free” per le filiere tipiche del “made in Italy": emerge da uno studio condotto dall’area “Agricoltura e Industria Alimentare” di Nomisma e presentato oggi Verona. L’opzione “Ogm Free” per tutte le filiere di produzione tipiche italiane con denominazioni Dop/Igp comunitarie non risulta essere allo stato attuale delle cose una strada percorribile e diviene ancora più problematica se estesa all’intera filiera zootecnica italiana. Secondo lo studio, mentre non sussistono al momento problemi per l’approvvigionamento di mais tradizionale da utilizzare. Nell’alimentazione dei capi destinati alle produzioni tipiche agroindustriali italiane, l’Italia sconta un fortissimo deficit nella produzione di soia e importa la maggior parte della stessa da paesi, come l’Argentina e il Brasile, che hanno adottato le colture geneticamente modificate. La soia rappresenta la fonte proteica primaria nell’alimentazione di tutte le specie di animali da allevamento.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024