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“NON È IMMAGINABILE CHE I PAESI RICCHI DEL MONDO SI DISINTERESSINO A COSA SUCCEDE NELLE AREE IN VIA DI SVILUPPO”: FRANCO FRATTINI, MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI, A CHIUDERE L’EDIZIONE N. 3 DI “TERRA MADRE”

E’ stato Franco Frattini, Ministro degli Esteri, a chiudere l’edizione n. 3 di Terra Madre: nel suo discorso alla cerimonia conclusiva dell’evento il Ministro ha posto l’accento sull’importanza della cooperazione e dell’aiuto nei confronti dei Paesi in via di sviluppo. “Uno degli obiettivi che voi perseguite - ha detto Frattini nel suo intervento, rivolgendosi alle centinaia di rappresentanti delle comunità del cibo di tutto il mondo - e che io condivido è quello dell’aumento del reddito dei piccoli produttori, quindi come innestare dei processi, che chiamerei di auto-sviluppo, che siano evidentemente sostenibili dal punto di vista economico ma anche certamente dal punto di vista culturale e sociale, cioè come rafforzare quelle produzioni tipiche locali che sono estremamente importanti anche come elemento di interscambio tra le culture e le tradizioni diverse.

“Certamente quindi questo tema del cibo e delle produzioni agricole è un tema che ha importanza crescente, sia nei paesi già sviluppati sia nei paesi in via di sviluppo. Oggi siamo di fronte a una grave crisi alimentare, determinata dal forte aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dei prodotti agricoli e questo ha un’incidenza vorrei dire addirittura sulla sopravvivenza di milioni di persone e già oggi non parliamo soltanto di eventi del prossimo e lontano futuro. Abbiamo assistito ad un aumento abnorme del prezzo dei prodotti alimentari, certamente vi sono stati alcuni fattori naturali, ma io ritengo che ci siano stati molti fattori umani, anzitutto una grande speculazione condotta da persone senza scrupoli che hanno approfittato di una congiuntura per fare grandi profitti in poco tempo. Questo evidentemente ha danneggiato milioni di persone, ha messo addirittura a rischio la sopravvivenza di milioni di persone e, se volessimo fare una stima, c’è stata in corrispondenza di questo aumento dei prezzi, una discesa di 70, 75 milioni di persone sotto la soglia di povertà. Quindi pensate quanto sia drammatica la stima del 2007 che ci dice: nel mondo 923 milioni di persone sono sotto il livello sufficiente di nutrizione, sono in sostanza, denutrite o sottonutrite. Questi sono numeri impressionanti, anche perché la Fao, che noi sosteniamo come governo italiano e la sosteniamo fortemente, la Fao ci dice che nel biennio 2007/2008 noi registriamo un prezzo medio che è aumentato per i prodotti alimentari del ben 52%, e addirittura i fertilizzanti che servono perle produzioni sono raddoppiati come prezzo soltanto in 12 mesi”.

“E’ chiaro quindi - ha continuato Frattini - che dobbiamo preferire un approccio globale, un approccio strategico se vogliamo fronteggiare questa difficile situazione direi di crisi che richiede una grande collaborazione, una grande cooperazione globale. Noi sappiamo che l’emergenza è stata affrontata anzitutto dal G8, i paesi cosiddetti ricchi del mondo, i paesi G8 hanno individuato quest’anno, nello scorso mese di gennaio, una cifra supplementare di 10 miliardi di euro per l’aiuto alimentare. Questi 10 miliardi in realtà servono per un aiuto d’emergenza, ma servono anche per aiutare la produzione agricola nei paesi che sono maggiormente colpiti dalla crisi. L’Italia ha fatto molto: devo dire nel corso di quest’anno, nel 2008, noi abbiamo assunto un impegno complessivo, molto oneroso, di oltre 186 milioni di euro. Questo vuol dire interventi bilaterali di aiuto a paesi maggiormente colpiti, ma anche azione unilaterale: le Nazioni Unite e in particolare il Programma Alimentare Mondiale vedono nell’Italia uno dei più importanti sostenitori.

Noi lavoriamo anche a livello strutturale, perché siamo impegnati nel breve e nel medio periodo. L’Italia assumerà da gennaio 2009 la presidenza del G8. E’ chiaro che la sicurezza alimentare, quindi la qualità, oltre che la quantità dell’alimentazione saranno tema centrale per la presidenza italiana del G8, evidentemente ci dobbiamo preoccupare delle condizioni di vita delle popolazioni coinvolte e certamente anche di un effettivo incremento qualitativo della sicurezza del cibo e di come meglio realizzare il diritto all’accesso al cibo, che è una delle precondizioni per sconfiggere questa piaga che è la povertà nel mondo.

La cooperazione italiana pone l’agricoltura come uno dei punti centrali della strategia dell’aiuto allo sviluppo. Dobbiamo puntare sull’agricoltura e questo, come il recente vertice del G8 in Giappone ha con chiarezza stabilito, è una delle piste di lavoro su cui i paesi G8 dovranno continuare a lavorare. Noi abbiamo condiviso fortemente questa global partnership, una grande alleanza globale che il G8 ha lanciato e che ha come oggetto proprio la sicurezza alimentare. Credo che sia un risultato importante che ora dobbiamo però proseguire: come aiutare i piccoli produttori locali, come incoraggiare le produzioni, qualitativamente e quantitativamente, beninteso, sia nei paesi cosiddetti ricchi, i paesi industrializzati, sia nei paesi in via di sviluppo. Questi argomenti che voi state discutendo a Torino sono argomenti che resteranno nell’agenda del 2009 durante l’azione italiana nel G8.

Noi vogliamo sostenere quello che chiamiamo il “polo romano” delle Nazioni Unite, i programmi finanziati dalla Fao, il Programma Alimentare Mondiale, l’Ifad: sono tutte iniziative che ci fanno dire con grande chiarezza non servono nuove istituzioni ma serve far lavorare meglio tra loro gli attori esistenti, quindi serve più collaborazione e serve una visione complessiva. Certamente abbiamo un altro obiettivo: non ci fermiamo alla presidenza italiana del G8, abbiamo un obiettivo di medio termine: l’Italia sarà sede nel 2015 a Milano dell’Esposizione Universale. Voi sapete perfettamente come il tema prescelto per la nostra expo di Milano 2015 è un tema che a voi è caro, si sintetizza in una frase: “Nutrire il pianeta, diamo energia per la vita”. Quindi la nutrizione è l’alimentazione, l’energia (è) l’energia sostenibile per far crescere e quindi per migliorare l’ambiente che è ovviamente vita. Questi tre temi, energia sostenibile, alimentazione qualità e quantità, sicurezza alimentare accompagneranno l’azione dell’Italia in vista del grande evento di Expo Milano 2015.

Un altro tema che noi riteniamo sia prioritario, è come accompagnare quella strategia globale nei confronti dei cambiamenti climatici che tocca pesantemente l’alimentazione, incide negativamente sulla povertà di zone già povere del mondo, i grandi eventi atmosferici, la desertificazione, il moltiplicarsi degli eventi atmosferici che danneggiano risorse agricole molto importanti o risorse ambientali. Allora, come utilizzare questa strategia globale a vantaggio di una strategia per fare uscire dalla povertà: come sapete ancora un miliardo di persone vivono in una condizione inaccettabile di degrado umano e quindi di povertà. Ecco allora quali sono le parole d’ordine per noi: più collaborazione a livello internazionale, scegliamo delle soluzioni che siano sostenibili, condividiamo le responsabilità, non è immaginabile che i paesi ricchi del mondo si disinteressino di cosa succede nelle aree in via di sviluppo, e soprattutto si disinteressino della loro corresponsabilità in questi grandi processi globali. Noi dobbiamo abituarci a rendere conto all’opinione pubblica e quindi anche a coloro che vivono in condizioni più sfortunate o peggio in condizioni di disperazione, di come abbiamo agito, di come ci siamo comportati. Certamente l’obiettivo di Terra Madre e quindi il vostro obiettivo è di corresponsabilizzazione di tutti gli attori globali, tra cui i paesi ricchi del mondo e quindi i paesi che hanno più responsabilità non meno responsabilità. Abbiamo oggi una crisi alimentare, una crisi finanziaria, una sfida ai cambiamenti climatici. Tutto questo noi lo possiamo affrontare se lavoreremo insieme.

L’Italia certamente si rende conto di questa sua responsabilità e come prossima presidenza del G8 vuole invitare Terra Madre ad essere un alleato, un alleato prezioso: voi siete portatori di una rete, una rete globale che può darci un contributo, nella preparazione della nostra agenda, nella trattazione dei grandi temi che sottoporremo agli altri paesi del G8, ma anche a Paesi che non sono parte del G8 ma che noi inviteremo. Durante questo evento noi organizzeremo un esercizio dedicato tutto all’Africa: alle crisi regionali in Africa, ala povertà, al sottosviluppo e inviteremo tutti i grandi attori che in Africa lavorano con noi già adesso. Ma ci occuperemo dell’America Latina, ci occuperemo di quei continenti dimenticati, il Sudest asiatico, evidentemente di tutto questo noi faremo oggetto di riflessione pubblica in modo molto trasparente” - ha concluso Frattini.

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