02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Non solo grandi vigneti: in Piemonte in arrivo 5.000 ettari per nuove coltivazioni di nocciola entro il 2020, come prevede un protocollo di intesa firmato tra l'industria dolciaria (Ferrero in testa) e istituzioni del territorio

Le colline del Piemonte, celebri soprattutto per i grandi vini che ci nascono, dal Barolo al Barbaresco, dalla Barbera nelle sue diverse declinazione all’Asti, per citare i più famosi, sono storicamente vocate anche ad un altro tipo di coltura assai pregiata, quella della “Nocciola Tonda Gentile del Piemonte”, che è anche tutelata dalla Igp. Per la quale sono in arrivo 5.000 ettari per nuove coltivazioni entro il 2020, come prevede il protocollo di intesa firmato tra le industrie dolciarie del territorio, Ferrero in primis, ed istituzioni, con la nocciola che, spiega Coldiretti, “sta diventando la seconda coltivazione più estesa del Piemonte (siamo sui 15.000 ettari) dopo i vigneti (a quota 47.300)”.
Intanto, nel territorio, c’è chi punta ad un salto qualitativo ulteriore per quella che è considerata una delle nocciole più pregiate al mondo: come riporta Roberto Fiore su “La Stampa”, i produttori dell’Alta Langa chiedono una modifica al disciplinare per restringere la zona della Igp valorizzando così la qualità, o la creazione di una Dop dedicata proprio alle nocciole coltivate in Alta Langa.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli