02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Non solo sentinelle ambientali, adesso le api soccorrono anche le colture in difficoltà: i ricercatori dell’Università di Adelaide hanno caricato le api da miele con agenti di controllo biologico, salvando il raccolto delle ciliegie australiane

Che le api siano vere e proprie sentinelle dell’ambiente non è certo una novità, ma che fossero in grado addirittura di salvare un’intera coltura è decisamente sorprendente. L’idea di usare le api è venuta ai ricercatori dell’Università di Adelaide, che hanno messo a punto una tecnica in grado di “caricare” le api da miele con agenti di controllo biologico perché siano somministrati nei frutteti in fiore con la pollinazione, salvando così il raccolto delle ciliegie australiane.
Le cosiddette api “dottore volante” sono una prima mondiale nei frutteti di ciliegi, e potranno essere usate per altri tipi di frutta durante la fioritura. La tecnica, detta “entomovectoring”, previene la formazione di muffa bruna, causata dalle spore dei funghi Botrytis cinerea e monilinia, che causano gravi danni ai raccolti. “Le api - scrive la responsabile del progetto, Katja Hogendoorn, sul sito dell’Università (www.adelaide.edu.au) - somministrano gli agenti biologici con precisione sull’obiettivo ogni giorno. Non vi è dispersione di spray nell’ambiente e vi è meno uso di attrezzature e di manodopera”.
Per diffondere gli agenti di controllo biologico, i frutticoltori cospargono le spore della “muffa anti-muffa” in vassoi montati negli alveari. Le api passano sopra le spore, e le raccolgono nella loro peluria quando escono dall’alveare. Il presidente dell’Associazione coltivatori di ciliege del Sud Australia, Andrew Flavell, si è detto incoraggiato dei dati raccolti in 11 siti di sperimentazione nella regione: “è un concetto totalmente nuovo, ma molto promettente. Le api lavorano senza sosta, ed è fantastico poterle usare per combattere la malattia della frutta”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli