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Non solo trend e novità, a Cibus l’incontro tra industria e Gdo: le catene estere hanno sempre più fame di made in Italy, che “nobilita” l’offerta dei retail, e guardano alla marca del distributore italiana. In casa, bene ittico e alimenti funzionali

Oltre a raccontare le tendenze e le novità nel mondo dell’alimentare, Cibus, di scena a Parma, oggi ed anche domani, è anche e soprattutto il luogo d’incontro tra l’industria di settore e la Gdo, italiana ed estera, dove cresce l’interesse per la marca del distributore italiana, spesso con rapporti diretti tra le catene ed i produttori italiani, perché il made in Italy nel retail estero si distingue come prodotto di alta qualità che nobilita la gamma dell’offerta. Ma cosa cercano i consumatori stranieri? Prodotti tradizionali ed autentici, facili da cucinare, che consentono ampi margini di crescita per la marca privata all’estero.
In Italia, invece, cresce il peso dell’ittico fresco nei supermercati, anche se si è ancora lontani dal successo vissuto in anni recenti dai comparti della carne fresca e dell’avicolo, come raccontano le esperienze ed i dati di Coop e Auchan, che ricordano come, per conquistare la fiducia dei consumatori, serve sempre maggiore trasparenza sulla tracciabilità del pesce fresco e maggiore promozione. Un altro comparto in crescita è quello degli alimenti funzionali, che nel 2015 ha raggiunto un fatturato di 2,4 miliardi di euro, in crescita dell’8% sul 2014, in netta controtendenza sulla completa stabilità del food & beverage, fermo, per il terzo anno consecutivo, a 132 miliardi di euro.
Nel punto vendita, inoltre, si fanno strada la nuove tecnologie, capaci di aumentare l’experience del consumatore, mescolando i livelli fisici e virtuali dei negozi, come ha svelato RetailWatch.it.
Innovazione che passa non solo per il retail, ma anche per il prodotto, con Federalimentare che ha presentato Ecotrophelia, il concorso per i giovani studenti delle Facoltà di Agraria e gastronomia: il vincitore è “AlbeDin”, una caramella di gelatina, ricoperta da cristalli di zucchero di canna, ottenuta con l’albedo/mesocarpo di limoni o cedri, un sottoprodotto solitamente scartato dalle industrie di produzione.
Restando in tema di giovani ed alimentare, l’educazione alimentare nelle scuole è stato un altro degli argomenti toccati da Federalimentare, che ha proposto la nuova edizione del progetto, con la partecipazione della nutrizionista Evelina Flachi, presidente di Food Education Italy, che ha appoggiato l’iniziativa del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, per un controllo dei Nas dell’operato delle mense scolastiche, iniziativa annunciata ieri, sempre a Cibus, dal Ministro della Salute, Lorenzin.
Nell’area Kosher Halal, spazio al tema dei controlli, con la presentazione del progetto K.it kasherut della Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per garantire, attraverso controlli a campione non annunciati, l’integrità dei prodotti alimentari italiani kosher destinati ai mercati esteri. Ed i prodotti italiani saranno sempre più concepiti, fin dalla loro nascita, come riutilizzabili, secondo i dettami della BioEconomia Circolare, con il Ministero dello Sviluppo Economico che ha annunciato nuovi strumenti di politica industriale e finanziaria per favorire questi prodotti.
Info:
www.cibus.it

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