Se il vino australiano è tornato a “galoppare” nell’export, grazie al rilevante incremento degli acquisti da parte della Cina, la “galassia” enoica, per l’Australia, si conferma un motore di primo piano per l’economia del Paese, e, non a caso, parliamo di una delle potenze enoiche più rilevanti del pianeta. Uno “status” certificato anche dai numeri: secondo il rapporto “Economic Contribution of the Australian Wine Sector” 2025 di Wine Australia, la viticoltura, la vinificazione e l’enoturismo contribuiscono all’economia australiana per 51,3 miliardi di dollari sostenendo oltre 200.000 posti di lavoro.
Il rapporto indipendente, prodotto da AgEcon Plus e Gillespie Economics, mette in evidenzia l’effetto moltiplicatore del settore, tanto che, per ogni milione di dollari in più di produzione lorda del settore vinicolo, l’economia australiana, nel suo complesso, guadagna 2,16 milioni di dollari e, per ogni posto di lavoro creato nel settore vinicolo, l’economia australiana ne guadagna 1,42. Indubbiamente il settore vinicolo australiano fornisce un contributo significativo all’economia del proprio Paese: la coltivazione dell’uva, la produzione di vino e l’enoturismo sono tre componenti che hanno anche dei forti legami con altri settori dell’economia australiana, in particolare con le imprese che forniscono i beni ed i servizi necessari per la coltivazione delle uve, la vinificazione e l’esperienza enoturistica, nonché i beni ed i servizi richiesti dai dipendenti. Di conseguenza, il contributo del settore vinicolo australiano all’economia è maggiore dei suoi effetti diretti.
Il dg Wine Australia, Martin Cole, ha affermato che il settore “contribuisce in modo unico all’economia australiana, dato il suo significativo effetto moltiplicatore e la sua importanza per la vitalità delle comunità regionali. L’uva viene coltivata e il vino prodotto nelle comunità regionali di tutta l’Australia. Il settore è un ambasciatore per queste regioni, attraendo persone da tutto il mondo anche nelle nostre aziende per esperienze dirette. Il settore contribuisce anche indirettamente alle comunità regionali attraverso le ricadute sulle industrie fornitrici, nonché sui beni e servizi utilizzati localmente dai dipendenti”.
Il rapporto “Economic Contribution of the Australian Wine Sector” 2025 mostra che i 51,3 miliardi di dollari per cui il settore contribuisce all’economia australiana includono 25,4 miliardi di dollari di valore aggiunto con il contributo economico complessivo che include anche 15 miliardi di dollari in salari e stipendi distribuiti tra una forza lavoro, diretta e indiretta, di 203.392 dipendenti.
Ad incidere, positivamente, è il fenomeno della crescita dell’enoturismo. Nel 2024 si sono registrate 7,5 milioni di visite alle aziende vinicole da parte di turisti nazionali e internazionali. I turisti che hanno incluso una visita ad un’azienda vinicola hanno speso 11,6 miliardi di dollari nell’intero viaggio e sono tra quelli “più generosi” con una spesa media per viaggio di 1.487 dollari.
Il vino in Australia è un fenomeno capillare a livello geografico. Nel 2024, è stata stimata la presenza di 5.408 viticoltori e di una superficie vitata di 146.244 ettari, che hanno generato un valore lordo delle vendite di uva da vino di 994 milioni di dollari. Il vino è il quinto settore agricolo australiano per esportazione e, sempre nel 2024, la stima abbracciava 2.156 aziende vinicole per una produzione totale di 1,04 miliardi di litri, con un valore lordo, per i produttori di vino, di 5,7 miliardi di dollari.
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