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OGGI L’ACCORDO DEL RINNOVO DEL CONTRATTO DI LAVORO PER GLI OPERAI AGRICOLI. OK CONFAGRICOLTURA E COLDIRETTI PER L’INTRODUZIONE DI NOVITÀ CHE SEMPLIFICHERANNO I RAPPORTI LAVORATIVI. IL MINISTRO GALAN: “OTTIMA COLLABORAZIONE TRA LE PARTI”

Nuovi elementi di welfare sociale in tema di pari opportunità, riforma dell’ammissione al lavoro dei minori, possibilità di trasformare a part-time il rapporto di lavoro della madre in caso di necessità, regolamentazione di malattia ed infortunio degli apprendisti, permessi retribuiti per il padre in caso di nascita o adozione, permessi per l’apprendimento della lingua italiana da parte di lavoratori cittadini extracomunitari. Sono le più importanti innovazioni introdotte dal verbale di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli operai agricoli, scaduto il 31 dicembre 2009, sottoscritto oggi, peraltro con netto anticipo sulla prassi della tempistica di rinnovo degli ultimi anni.

Nel merito, l’accordo conferma l’assetto fortemente decentrato della contrattazione agricola e pone le basi per lo sviluppo di un sistema di relazioni bilaterali coerente con le recenti innovazioni legislative in materia. Non nascondono la soddisfazione le due principali associazioni di categoria, Coldiretti e Confagricoltura. Per la prima, la firma del verbale è un passo importante, soprattutto quale conseguenza della sottoscrizione, nel settembre 2009, del protocollo di intesa sugli assetti contrattuali agricoli i cui impegni e affidamenti hanno trovato un preciso riscontro nei contenuti innovativi del contratto. Che, così rivisto, semplificherebbe e razionalizzerebbe il sistema del lavoro agricolo, grazie alla creazione, ad esempio, di un unico ente bilaterale nazionale, nonché con l’impegno a rivisitare gli strumenti bilaterali territoriali.

Decisamente positivo il giudizio, poi, sull’introduzione di un nuovo strumento di approccio alle crisi, che renderà possibile affrontare contingenze e congiunture negative attraverso percorsi temporanei e sperimentali idonei a generare le condizioni per il superamento dei momenti di difficoltà, garantendo al contempo lavoratori e imprese. Ora la parola passa agli organismi provinciali deputati alla contrattazione, dai quali Coldiretti si aspetta un forte impegno perché individuino i giusti metodi di applicazione del nuovo contratto.

Analoga la posizione di Confagricoltura, che per bocca del suo presidente, Federico Vecchioni, sottolinea come le imprese abbiano “fatto la loro parte nonostante la grave crisi economico-finanziaria in atto e le incertezze sulla conferma delle agevolazioni contributive per le aziende operanti nei territori montani e svantaggiati, ormai in scadenza. Confidiamo ora che il ministero del Lavoro riapra il tavolo di confronto sulle problematiche in materia di lavoro e previdenza a partire da quelle concernenti le predette agevolazioni contributive”.

Anche il Ministro alle Politiche Agricole, Giancarlo Galan, si dice molto soddisfatto, in special modo dal dialogo costruttivo tra le parti. “Le soluzioni approvate - queste le sue parole - rappresentano un nuovo importante punto di partenza per il settore: l’incremento salariale, le regole per il part-time e l’apprendistato, la questione degli appalti, la contrattazione di settore per comparti produttivi. Il sistema delle imprese e i sindacati hanno saputo incontrarsi e trovare, insieme, delle soluzioni condivise a vantaggio di tutti i soggetti interessati. Riparta anche da qui il rilancio della nostra agricoltura”.

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